Ultimo aggiornamento alle 08:03
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L’autunno del turismo
tra prezzi, voli e stranieri

Archiviata l'estate, ora tocca fare i conti per l'autunno. Non si tratta di un modo di dire: l'eredità lasciata al travel dall'ultimo travagliato triennio è proprio quella dei bilanci da far quadrare, tra inflazione, prezzi dei voli in aumento e personale sempre più difficile da reperire.

Il sospiro di sollievo tirato a inizio anno, quando le prenotazioni galoppavano, è durato poco. I recenti avvenimenti (tanto pandemici quanto socio-politici) non sono stati privi di conseguenze. E terminata l'euforia per la riapertura del confini sono arrivate le conseguenze.

Il costo dei viaggi
Nonostante le frenate degli ultimi tempi, l'inflazione generale resta su livelli elevati, complice una galoppata dei prezzi dell'energia che sicuramente rallenta ma si mantiene comunque a livelli maggiori rispetto a quelli cui il mercato si era abituato nel corso degli anni '10.

E il turismo ovviamente non ha fatto eccezione. Già i dati Istat relativi al mese di luglio parlavano chiaro, indicando aumenti del 26% rispetto a un anno prima per i collegamenti nazionali (con i collegamenti da e per l’estero in calo del 7%, va sottolineato). Gli hotel avevano visto un balzo del 19%, seguiti a ruota dai pacchetti vacanza, con un +17%. E secondo l’analisi Demoskopica di giugno l’inflazione nel turismo superava di 3 punti il tasso medio dell’inflazione complessiva, con dati non dissimili a quelli calcolati dall’Istat, che si traduceva in un aumento dell’esborso di turisti italiani e stranieri in viaggio in Italia pari a 3,9 miliardi di euro.

Il rincaro sarà qualcosa con cui il mondo del turismo dovrà fare i conti.

Il ritorno degli stranieri
Dopo anni di 'Italia su Italia', la Penisola ha visto il ritorno corposo degli stranieri. Ma a cedere il passo sono stati gli italiani, creando un mix ben diverso da quello delle scorse stagioni.

Ad agosto i passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani, secondo i dati diffusi da Enit, sono aumentati dell’1,1%, passando da 694.800 a 702.500; e con una netta predominanza di stranieri.

Insomma, gli arrivi ci sono, ma quelli dall'estero guadagnano terreno.

Tariffe, guerra nei cieli
Al di là dell'inflazione generalizzata, la grande battaglia si è aperta sul fronte dei prezzi dei voli, in particolare quelli nazionali. Ai rincari vorticosi di inizio estate ha fatto seguito l'ormai famoso decreto del Governo per limitare le impennate. Una decisione aspramente criticata dalle low cost (ovvero dalle principali compagnie che operano sulle rotte interne). Il braccio di ferro è iniziato.

Resta ancora il nodo del personale, sempre più difficile da reperire in alta stagione. Gli ultimi mesi sono stati decisamente complessi da questo punto di vista. E la situazione non sembra migliorare rapidamente.

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