Ultimo aggiornamento alle 08:15
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Turismo: le incertezze
che frenano la ripresa

di Francesco Zucco

Sicurezze. È questo ciò di cui avrebbe bisogno il turismo in questo periodo. Eppure, dopo due anni con il freno a mano tirato, la stagione che si profila presenta più di un dubbio.

Primo fra tutti, l’indecisione del cliente finale. La stagione estiva è appena alle porte, ma un dato è già chiaro a tutti: i vacanzieri prenoteranno sotto data. L’anticipo, che da sempre non è una specialità della clientela italiana, si sta sempre più assottigliando. E i motivi sono tanti e disparati: le ultime bollette hanno messo sull’allarme i consumatori, che ora aspettano di vedere se la corsa dei prezzi dell’energia continuerà o meno per farsi due calcoli circa il budget da dedicare alla vacanza. Perché, è cronaca di questi giorni, tre-quattro mesi di energia elettrica per qualcuno possono arrivare a costare come una settimana in un tre stelle.

Ma anche i prezzi del carburante e dunque dei pacchetti di viaggio aumentano l’indecisione.

Gli interrogativi dell’incoming
Sotto il profilo inboud la situazione non è molto più incoraggiante. E anche in questo caso per diversi motivi. Primo fra tutti le norme anti Covid presenti in Italia che, nonostante l’alleggerimento delle ultime ordinanze, restano comunque più stringenti del resto d’Europa e di diversi Paesi del mondo. È vero che l’ultimo documento firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza ha mandato in soffitta il Passenger Locator Form, ma è anche vero che, come già rilevato da questa testata nelle scorse settimane, la regolamentazione italiana viene vista all’estero come particolarmente complessa. Soprattutto in confronto con i grandi competitor del Mediterraneo.

Insomma, sicuramente l’estate 2022 sarà migliore della precedente. Ma meno tranquilla di quanto si sarebbe sperato.

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