Ultimo aggiornamento alle 08:35
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I t.o. non si arrendono:
gli investimenti del 2021

Passata una prima fase di disorientamento, passato l'ottimismo seguito alla cauta ripresa dei numeri della scorsa estate, passata anche purtroppo la speranza di riuscire a ripartire già dalla stagione invernale 2020-21, i tour operator serrano le fila perché al di là di ogni speranza e di ogni possibile previsione, bisogna comunque andare avanti, stringere i denti e "tornare a parlare di lavoro".

A confermarlo in un’inchiesta di TTG Italia alcuni dei nomi di punta del tour operating nostrano attivi anche sulle mete italiane, che si interrogano sul turismo che verrà.

Da Veratour a Settemari, da Ota Viaggi a Club Med, da Fruit Viaggi al gruppo Nicolaus a Th Resorts, sono molti i temi sui quali gli operatori stanno lavorando per trovarsi pronti a ripartire nel momento in cui sarà possibile.

Sicuramente emerge la necessità di aprire corridoi turistici con alcune mete extra Ue, impegno arduo ma prioritario per permette agli operatori di mettere prodotto sugli scaffali delle agenzie di viaggi. Accanto a questo, la consapevolezza che il 2021 potrebbe essere un anno ancora molto legato al turismo domestico e di prossimità: aumentano quindi gli investimenti in questa direzione, mentre cresce la necessità all’interno delle aziende di aumentare l’agilità nella risposta alle condizioni mutevoli e la flessibilità.

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