Ultimo aggiornamento alle 11:59
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Gli ‘Agenti di Viaggio
Consapevoli’
prendono posizione
sul contratto Alpitour

Il contratto commerciale predisposto dal Gruppo Alpitour per il nuovo anno finanziario sta sollevando le perplessità di alcuni agenti di viaggi e il dibattito è più che mai aperto.

Al confronto in atto, che TTG Italia ha seguito nei giorni scorsi dalle sue colonne, si è aggiunta la voce  di un gruppo di adv, il Gruppo Agenti di Viaggio Consapevoli.
In una lettera indirizzata ieri alla Direzione del Gruppo Alpitour Spa e inviata per conoscenza alla nostra redazione, questo gruppo segnala diversi punti  critici all’ordine del giorno, che riguardano il  nuovo contratto in vigore dal 1° novembre 2019.

“Da un controllo su Easybook  - si legge nella nota - abbiamo notato un notevole abbassamento del regime commissionabile, senza nessun preavviso né ricezione del nuovo contratto commerciale.
Calcolando che negli ultimi anni la parte commissionabile si è notevolmente ridotta con un relativo aumento della parte non commissionabile, sempre a nostro sfavore, reputiamo il contratto così proposto fortemente svantaggioso per le agenzie. Negli ultimi anni abbiamo assorbito il costo dell’Iva e varie assicurazioni obbligatorie (non commissionabili). Così facendo, ci obbligate ad inserire fee verso il cliente finale spingendo, di conseguenza, alla prenotazione diretta online denigrando la nostra professionalità e il nostro lavoro”.

Fin qui, l’analisi effettuata dal gruppo di agenti, che prosegue: “Ci viene da pensare che sia vostra intenzione estrometterci dal mercato turistico e che l’utilità delle adv sia stata ridotta alla succose affiliazioni (parliamo di milioni di euro) nonché over. Ci piacerebbe avere maggiore considerazione nel mercato turistico attuale visto che ne siamo ancora i protagonisti con un filo diretto con il vostro (e nostro) ancora cliente finale. Concludiamo dicendo che questa volta gli agenti di viaggio sono uniti più che mai per far valere i loro diritti. Chiediamo, quindi, una concreta revisione del contratto che tenga in giusta considerazione il nostro lavoro, altrimenti una affiliazione ad un network non ha senso di esistere, come non avrà senso lavorare con tour operator che non garantiscano adeguate commissioni di base”.

La redazione di TTG Italia si è immediatamente messa in contatto con il Gruppo Alpitour per avere risposte in merito alle questioni sollevate dal Gruppo Agenti di Viaggio Consapevoli.

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