Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Valtur riparte dai villaggi
"Ripensiamo il settore"

Un'operazione importantissima, "che non ha precedenti nel suo genere: sapevo di doverla portare a casa": Elena David, a.d. Valtur, commenta così la cessione delle proprietà di Ostuni, Pila e Marilleva al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. E a pochi giorni di distanza dall'operazione, non nasconde la soddisfazione per un accordo che mette sul piatto 75 milioni di euro e piani di ristrutturazione per tre asset storici del t.o.

"C'è stata una grande collaborazione da parte di tutti - rivela il manager - ed è significativo che abbiano creduto anche nel progetto montagna, è una grande chance per l'Italia di ripensare il settore".

I progetti di ampliamento
I tre resort ceduti a Cdp Investimenti, per cui Valtur manterrà la gestione per i prossimi trent'anni, saranno infatti ristrutturati e ampliati.

In particolare, Pila e Marilleva per il segmento neve subiranno un restyling, mentre il resort di Ostuni sarà ampliato e reso più moderno grazie anche alla consulenza dell'architetto Renzo Costa.

"Investire cifre così importanti su un resort nel Salento significa mettere in luce tutto il territorio: questo vogliamo essere, ambasciatori di un territorio e strumento di promozione".

Il valore dell'operazione
L'intera manovra ha visto mettere sul piatto 75 milioni di euro, di cui 43,5 di sola acquisizione. A questo importo si aggiungono ulteriori investimenti concordati da Valtur e Cdp per un valore di 32,9 milioni di euro, di cui 6,5  a carico del tour operator.

"Grazie a questi investimenti assisteremo a un ulteriore potenziamento del marchio - aveva sottolineato David  in una nota che ufficializzava la conclusione della cessione -, che oggi deve esere fortemente ammodernato proprio a partire dal suo prodotto". O. D.

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