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easyJet fa salire le quote rosa, aumentano le donne alla cloche

easyJet guarda all’universo femminile per rafforzare il proprio staff. Il vettore ha dato nuovo impulso alla Amy Johnson Flying Initiative, il cui obiettivo è di arrivare a far sì che, entro il 2020, il 20% dei nuovi piloti sia costituito da donne. Rispetto al 2016, infatti, il numero di nuovi piloti donna lo scorso anno è aumentato del 48%, portando lo share della parte femminile al 13% sul totale.

A tu per tu con gli studenti
Una politica in controtendenza rispetto ai competitor se pensiamo che, secondo una recente ricerca dell’International Society of Women Airline Pilots, poco più del 3% dei piloti delle compagnie aeree mondiali è di sesso femminile.

“Abbiamo sempre creduto nell’importanza dei modelli positivi di riferimento - spiega il Comandante Marnie Munns, pilota a capo della Amy Johnson Flying Initiative -. Ci impegniamo ancora di più per incontrare i giovani nelle scuole e in altre organizzazioni e ispirarli ed educarli, portando loro l’esempio delle nostre carriere nel settore dell’aviazione”.

I dati del sondaggio
In base a un sondaggio effettuato dallo stesso vettore su 556 piloti, di cui 59 di sesso femminile, quasi la metà dei piloti donna decide di intraprendere questa carriera solo verso i 16 anni, mentre i maschi prendono tale decisione già dall’età di 10 anni.

Alcuni piloti donna hanno inoltre affermato di essere state scoraggiate nel perseguire il loro sogno per il solo fatto di essere donne. Per questo easyJet ha coinvolto i piloti in incontri a tu per tu con gli studenti: dal lancio del programma, nel 2015, i piloti hanno visitato 140 scuole e università per sensibilizzare e incentivare i giovani a inseguire la loro carriera.

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