Ultimo aggiornamento alle 09:36
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Network, la prova Grecia
"Estate tutta da giocare"

di Francesco Zucco

La Grecia resta in gioco. Dare per scontato un default turistico della penisola ellenica è una tentazione alla quale non tutti i network sono disposti a cedere.

Se da un lato è vero che la prima tranche di prenotazioni estive non ha infuso coraggio sulle sorti della destinazione, dall'altro la Grecia resta una delle risorse fondamentali per i viaggi. La partita, insomma, non è ancora chiusa e l'Egeo potrebbe rivelare delle sorprese, con una ripresa della domanda a ridosso delle partenze in alta stagione.

"Ci auguriamo che la Grecia abbia un colpo di coda”, confida Gianpaolo Romano, amministratore delegato di Cartorange. Il motivo? Molti viaggiatori stanno dirottando le loro prenotazioni su Baleari e Turchia. Ma le due destinazioni non saranno sufficienti a coprire tutta la domanda. "Quindi - conclude Romano -, quando finiranno i posti su Turchia e Spagna, mi aspetto una crescita delle prenotazioni per la Grecia".

Le prospettive
La momentanea sofferenza della destinazione potrebbe anche essere limitata ad alcune fasce di clientela: una prospettiva che aprirebbe spiragli di ripresa per il turismo organizzato. "Rileviamo una crescita dei voli low cost su questa meta - afferma Sonia Maggioni, responsabile call center e ufficio gruppi di Gattinoni -: questo vuol dire che la Grecia ha potenziale. Certo, la formula pacchetto su questa meta non sta andando molto bene. I maggiori timori, del resto, li hanno le famiglie con bambini". Ovvero il target che gli scorsi anni aveva fatto la fortuna della Grecia in adv. Ma resta ancora un mercato meno sensibile alle notizie di cronaca: intercettarlo potrebbe riaprire i giochi sulla penisola ellenica anche per i dettaglianti.

Stagione da iniziare
"Confrontandomi con i colleghi - afferma Fabio Savelloni, direttore vendite di Cts - parlavamo di una stagione non ancora iniziata". Come per altri prodotti, dunque, anche per la Grecia le somme si dovranno tirare tra qualche tempo. "Certo, i segnali non sono positivi: i corrispondenti ci parlano di t.o. importanti che attualmente sono al 50 per cento delle vendite rispetto allo scorso anno". Comunque anche Savelloni sottolinea la tendenza al depackaging. "C’è un incremento nelle vendite del solo soggiorno: probabilmente, gente che ha acquistato un volo low cost a parte".

Per Luca Battifora, direttore generale di G40-Mondo di Vacanze, parlare di un 'caso Grecia' è vero solo in parte. "Se questa destinazione pagasse solamente la situazione economica, avremmo altre 10 destinazioni in positivo. Però non è così. Il problema, dunque, è altrove: l’eccesso di offerta".

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