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Abdel Nour, Egitto: "Il nostro è un Paese sul quale investire"

di Stefano Gianuario

“La rivoluzione ha aperto una pagina nuova della nostra storia, un pagina che ha fatto dell'Egitto un paese equo e democratico”.

Dopo poco più di un anno dalla Primavera Araba che ha visto nell'Egitto l'indiscusso protagonista, nel bene e nel male, il ministro del turismo Mounir Fakhry Abdel Nour ritorna nella piazza berlinese dell'Itb a raccontare come è cambiato il suo Paese con un messaggio molto chiaro: “Vogliamo ribadire che l'Egitto è un luogo tranquillo, nel quale viaggiare e dove tornare a investire”.

Non ammette repliche Abdel Nour e sugli strascichi rivoltosi di Piazza Tahrir taglia corto. “Il mondo intero si è concentrato su quello che è successo in un chilometro quadrato di piazza, non volendo guardare agli altri migliaia di chilometri dell'intero paese, alle spiagge del Mar Rosso, alle oasi del deserto e quant'altro il nostro Egitto è in grado di offrire”.

I moti rivoltosi sono stati una “pagina della storia egiziana – puntualizza Abdel Nour -. Importante che ci ha regalato un paese nuovo ma questa pagina è stata voltata, ora guardiamo oltre”. Anche perché l'industria turistica del Paese deve far fronte a perdite miliardarie e a un calo dei turisti del 30%.

L'eredità della rivoluzione passa anche da questo ma il ministro prova a intravvedere il lato positivo: “Lo scorso anno il turismo è stato attraversato da difficoltà notevoli. Nonostante questo, oltre 10 milioni di turisti ci hanno comunque scelto. Abbiamo un grande appeal e continueremo a lavorare su questo”.

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Altri temi: Mar Rosso
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