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Croazia, effetto euro: cosa potrà cambiare per i turisti italiani

Niente code a Trieste o alla frontiera slovena, abolizione dei confini e l’euro come moneta unica. Indubbiamente l’ingresso della Croazia nell’area Schengen rappresenta un notevole vantaggio per il turismo, dal momento che l'assenza di controlli (per gli italiani e gli europei non ci sarà più bisogno di mostrare la carta d’identità) porterà notevoli risparmi alla nazione facilitando al contempo i principali mercati emissori dell’inbound del Paese, dato che la maggior parte dei turisti proviene dai Paesi Schengen.

Iniziano i rincari
Tuttavia dopo pochi giorni si fa già sentire, come in Italia vent'anni fa, l’effetto euro e i prezzi dei generi alimentari e dei servizi sono schizzati in alto, soprattutto a causa della speculazione, tanto che il governo ha già annunciato provvedimenti per far fronte ai rincari ingiustificati dei beni di prima necessità.

Ma questa tendenza potrà impattare anche sui servizi turistici, da sempre punto forte dell’offerta croata proprio grazie all’attrattività di un ottimo rapporto qualità/prezzo?
Interpellato da TTG Italia, l’Ente del Turismo della Croazia sostiene che sia ancora prematuro parlare di aumento dei prezzi dei pacchetti turistici, dal momento che l’euro è realtà solo da pochi giorni. Considerando poi che in molte località turistiche del Paese già da tempo si può pagare in euro, le tariffe non dovrebbero subire impennate.

Diverso, invece, e più difficile secondo ilgazzettino.it sarà calcolare l'impatto che avrà il cambio per chi dovrà convertire tutti i prezzi. Bisogna poi considerare che, indipendentemente dal passaggio kuna/euro, i prezzi potrebbero aumentare anche per effetto dell'inflazione.

Intanto per i pagamenti in contanti il periodo di transizione durerà fino al 14 gennaio 2023; già dal 5 settembre scorso i prezzi nel Paese sono riportati sia in euro sia in kune, e lo saranno fino alla fine dell’anno. Il tasso di conversione è stato fissato a 7,53450 kune croate per 1 euro, con il divieto di aumentare i prezzi con il pretesto del passaggio all'euro. Tuttavia, l’impatto sui prezzi per Zagabria e le altre città croate andrà comunque verificato. E, almeno all’inizio, come raccomanda Il Resto del Carlino, è consigliabile fare attenzione al tasso di cambio, utilizzato quando si paga in euro.
Gli aeroporti internazionali croati avranno un periodo di transizione di tre mesi per adeguare i propri controlli alle frontiere all'ingresso e, una volta completata la transizione, entro il 26 marzo 2023 i voli in partenza dall’area Schengen in arrivo in Croazia non saranno più tenuti al controllo passaporti di frontiera.

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