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Le nuove strategie: i grandi nomi del vino uniti per promuovere la Toscana turistica

di Oriana Davini

Un grande evento programmato per fine maggio che metta insieme i grandi Consorzi di tutela del vino, mille cantine, 5mila tra ristoranti ed enoteche e il sistema ricettivo tra alberghi, agriturismi e b&b: così la Regione Toscana vuole riattivare i flussi turistici puntando su uno dei simboli che più la caratterizzano, l’enoturismo.

L'obiettivo del progetto
L’obiettivo è coinvolgere più filiere per rilanciare l’immagine della Toscana a livello europeo e posizionarla come destinazione privilegiata per un target di consumatori medio alto.

Volano per riattivare i flussi turistici
L’enoturismo, spiega Donatella Cinelli Colombini, vice-presidente dell'Associazione Vini Toscani DOP e IGP che riunisce i 22 consorzi vitivinicoli che forniscono più del 90% della produzione regionale con oltre un miliardo di fatturato, “è il volano per riattivare i flussi di visitatori: stiamo studiando un evento dal format immediato e dalle ampie dimensioni per sollecitare i consumi non solo per il settore vinicolo ma anche in termini di hospitality, somministrazioni e shopping”.

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