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Puglia, le prime misure a sostegno del settore

“Stiamo seguendo con la massima attenzione le problematiche del comparto turismo e cultura e siamo al fianco di tutti gli operatori”. Michele Emiliano, il presidente della Regione Puglia, anticipa con queste parole la decisione di mettere a punto un provvedimento ad hoc che mira a sostenere un settore che, sottolinea, “è fondamentale per la nostra economia”.

Tra le misure già approvate dalla Giunta la proroga di sei mesi per la realizzazione delle attività finanziate nell’ambito dell’Avviso ospitalità 2020 e la proroga al 1° gennaio 2021 del termine di decorrenza dell’obbligo di pubblicazione del Codice identificativo di struttura.

“Sappiamo che le nostre imprese sono messe a durissima prova - commenta l’assessore Loredana Capone (nella foto) sulle colonne di ilrestodelgargano.it - abbiamo ascoltato quotidianamente le associazioni di categoria, gli operatori, e condividiamo appieno la loro preoccupazione, più che legittima se pensiamo che i settori turistico-alberghiero, culturale e dello spettacolo stanno pagando lo scotto più caro: circa 3 miliardi e mezzo di euro di consumi e 90 mila posti di lavoro persi. L’emergenza coronavirus non è solo sanitaria, ma riguarda moltissimi aspetti della vita sociale ed economica della nostra regione”.

Le richieste al Governo
Al Governo nazionale, intanto, è già partita la richiesta per una serie di proposte come il blocco (o il rinvio) delle procedure esecutive per recupero crediti nei confronti delle imprese del settore e l’accesso facilitato al Fondo di garanzia delle pmi per sostenere l’accesso al credito delle imprese del comparto, prevedendo un corrispondente incremento delle risorse a disposizione.

Al ministro Franceschini Emiliano e Capone hanno inoltre chiesto l’istituzione di un Fondo di garanzia presso la Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le imprese del settore che continuano a operare, pur nelle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, anche attraverso la possibilità di cedere i crediti di imposta vantati nei confronti dello Stato in favore dei soggetti bancari, assicurativi e degli intermediari finanziari.

Tra i punti da discutere anche la definizione in norma delle limitazioni per la diffusione del Covid-19 come causa di forza maggiore per gli inadempimenti contrattuali degli operatori economici.

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