Ultimo aggiornamento alle 10:52
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La bella estate di Garibaldi Hotels, fatturato a più 38%

Sardegna in prima linea, tallonata dal Trentino con una crescita media di 25 punti percentuali e alcune strutture che, a metà luglio, hanno già raggiunto il fatturato consolidato dell’estate 2022. Inizia nel migliore dei modi l’estate di Garibaldi Hotels, che sta già riportando un incremento di 38 punti percentuali di fatturato rispetto allo scorso anno.

Bisogna adattarsi ai cambiamenti di mercato
Il mare Italia, dunque, continua a crescere, nonostante la ripartenza delle mete di medio e lungo raggio. “Molto dipende da quando si sono vendute le camere, con che modalità e su quali mercati - osserva il direttore generale Fabrizio Prete -. È evidente che, volendo mantenere le stesse tecniche di vendita degli ultimi due anni, le conseguenze della ripartenza delle mete estere possono essere impattanti sul fatturato e sull’adr ma, in caso contrario l’effetto negativo si attenua e in alcuni casi si inverte”.

La sorpresa sarda
Per il gruppo la sorpresa dell’estate è il sardo Santina Resort “con un incremento, al momento, del 50% - sottolinea Prete -. Bene anche Puglia e Sicilia, mete sempre molto ambite sia dagli italiani che dagli stranieri”.

Il gruppo intanto persegue l’obiettivo di incrementare la componente straniera nelle sue strutture, una mossa indispensabile per la destagionalizzazione: “L’ingresso nel team di Luigi Tilotta come direttore commerciale - spiega Prete - fa parte di una strategia di sviluppo incentrata soprattutto su questo obiettivo e sulla managerializzazione dell’azienda. A oggi la presenza degli stranieri nelle nostre strutture è di circa il 18% grazie ad accordi con t.o. in alcuni Paesi come Francia, Germania, Polonia, Cecoslovacchia, ma vogliamo arrivare al 35%”.

I segnali dalle città
Buoni segnali anche dalle città d’arte, con Roma e Lecce protagoniste e un’estate che si prospetta a pieno regime, in controtendenza rispetto a qualche anno fa in cui le città, soprattutto ad agosto, si svuotavano. “Bisognerà valutare la marginalità, che negli anni scorsi è stata erosa dai costi fissi elevati - fa notare Prete -. Oggi però i costi leggermente calmierati ci permettono di fare previsioni un po' più ottimistiche per questa calda estate. La sfida è poter raggiungere una marginalità tale che possa contrastare anche il notevole incremento degli oneri finanziari dovuti all’impennata dei tassi di interesse”.

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