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Les Collectionneurs e l'impronta green: ecco com’è nato il portale Clorofil.eco

di Stefania Galvan

In un momento in cui il ‘greenwashing’ va di moda, con i brand che fanno a gara nel mostrarsi più impegnati di quanto lo siano effettivamente in questioni ambientali, c’è una realtà che è passata concretamente all’azione. Stiamo parlando di les Collectionneurs, la community che riunisce 540 tra albergatori e ristoratori in 14 Paesi, di cui 92 in Italia.
Un impegno, il suo, iniziato anni fa e che ora ha dato vita a Clorofil.eco, la nuova piattaforma dedicata alla sostenibilità ambientale.

L'impronta di carbonio
A entrare nel dettaglio con TTG Italia sulle caratteristiche del nuovo servizio è Michele Fioravanti, Responsabile Network Hotel Italia (nella foto): “Clorofil.eco - spiega - è destinata esclusivamente ad alberghi e ristoranti e consente di calcolare l’impronta di carbonio della propria struttura”. Online dai primi di ottobre, è gratuita per gli affiliati e offerta in abbonamento a tutti gli imprenditori indipendenti del settore dell’ospitalità e della ristorazione che intendano intraprendere un percorso green per se stessi e i loro clienti.

“Numerose le funzionalità del tool – prosegue Fioravanti -: Clorofil.eco, infatti, non solo certifica le strutture più virtuose attribuendo un bollino da una, due o tre foglie a seconda del comportamento green, ma consente anche di fissare obiettivi futuri, dando modo all’imprenditore di rifare ogni anno il calcolo per comprendere quali siano i margini di miglioramento”.

Interazione con gli ospiti
Grazie poi a un widget che gli affiliati possono mettere sul loro sito, gli ospiti degli hotel o dei ristoranti di les Collectionneurs possono a loro volta ottenere un calcolo delle emissioni del proprio soggiorno e, se lo desiderano, compensarle con un piccolo contributo da devolvere a piani internazionali di sostenibilità ambientale, “un po’ come avviene per i biglietti aerei – specifica Fioravanti -: anche Clorofil.eco, dunque, sostiene diversi progetti che gli ospiti di les Collectionneurs possono finanziare”.

Obiettivo 100 strutture
Intanto la community continua la sua marcia italiana con i 14 nuovi indirizzi, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, che entreranno nella nuova guida 2023. “Ora le strutture affiliate nella Penisola sono 92 – sottolinea Fioravanti – con un incremento di 12 punti percentuali sul 2021. Inoltre pochi giorni fa abbiamo dato il benvenuto a un nuovo ingresso: Palazzo Tafuri a Nardò, in Puglia, nel cuore del Salento barocco, a soli 20 km da Lecce”. Il boutique hotel dispone di 17 sistemazioni tra camere e suite e soddisfa appieno gli standard di prodotto richiesti agli affiliati di les Collectionneurs, dalla qualità del servizio a quella della ristorazione.

Una crescita che rende sempre più realistico il raggiungimento dell’obiettivo psicologico di 100 strutture italiane, “una cifra – conclude Fioravanti – per noi fondamentale per poter assumere una rilevanza che, nella Penisola, sia non solo qualitativa, ma anche quantitativa. Un traguardo che contiamo di raggiungere a breve”.

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