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Paolo Audino, Direttore Business Internazionale di IEG
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L’Expo a loro insaputa

Se chi guida Expo2015 avesse una capacità organizzativa pari a quella che ha nel manipolare i media, assisteremmo probabilmente alla più grande esposizione universale di sempre.

Dei famosi otto milioni di ticket venduti nelle varie occasioni da Renzi, da Sala e dalla solerte Serracchiani  (quella che dice di Landini “loro organizzano i cortei, noi organizziamo l’Expo” rendendo quasi simpatico il leader sindacale), quelli davvero acquistati non sarebbero in realtà nemmeno un milione.

All'estero la conoscenza e l'interesse per l'evento sono prossimi allo zero e i re-seller non stanno vendendo i biglietti, perché temono di rifilare una 'sola' ai loro clienti.

Infatti, adesso, oltre ai due milioni destinati alle coperture di magagne, lavori non finiti e macerie abbandonate, saltano fuori anche i tour organizzati per guidare, nelle prime settimane di apertura, i visitatori attraverso percorsi che evitino loro di vedere i lavori in corso.

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