Ultimo aggiornamento alle 09:33

Fashion Gate

Stefano Gianuario, giornalista di TTG Italia
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A che ora è la fine del mondo?

Della serie, vai dove ti porta il business, fosse anche alla fine del mondo. Con l'avvicinarsi del fatidico 21 dicembre profetizzato dai (ben defunti, va ribadito) Maya, come data di scadenza per il pianeta terra, le grandi menti del turismo tirano fuori, da un cilindro evidentemente solo in apparenza esauribile e desolato di idee, delle trovate che vanno oltre la genialità pura.

Sull'onda di "The last party on Earth", un po' tutti provano a inserirsi, programmando feste anche con la speranza di raccattare qualche visitatore.

Ma la palma, l'oscar, la medaglia d'oro, insomma, il primo posto assoluto va a Expedia che ha pensato di proporre pernottamenti in hotel a zero dollari.
Una tariffa onesta, chiara e che consente anche una certa marginalità, è proprio il caso di dire.

Destinatari dell'offerta, undici alberghi, ovviamente, nella Riviera Maya, nei quali durante la presunta ultima notte del mondo, si dormirà gratis.
By the way, va anche detto che si tratta di un'operazione di marketing da chapeau proprio e che sicuramente porterà tanto traffico alla celebre Olta.

E comunque l'ironia è una panacea universale ed è sempre meglio che correre il rischio di prendersi troppo sul serio. Un po' come hanno fatto a San Pietroburgo, dove l'assemblea legislativa ha proposto, e il governatore ha accettato, di proibire ogni menzione alla 'fine del mondo' ai media e nelle piazze informatiche, per evitare 'momenti di isteria sociale'.

O come i così detti 'preppers' che negli States passano giornate a prepararsi, per l'appunto, a qualsivoglia evento sconvolgerà l'umanità e a breve saranno anche su National Geographic Channel.
Magari questi pozzi di intelligenza sopravviveranno alla fine del mondo, forse un po' meno alla risata che li seppellirà.

Twitter @SGianuario

Leggi anche: Stati Uniti, Riviera Maya
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