Ultimo aggiornamento alle 17:00

Il commento del direttore

Remo Vangelista, Direttore TTG Italia
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Il momento della pazienza

L’elefante deve muoversi più veloce, dicono. Tanti aeroporti hanno strutture pesanti che richiedono tempi e modi misurati. Nella ricerca di Iata appare chiaro che le richieste dei passeggeri vanno tutti nella stessa direzione, grande velocità per il transito in aeroporto e semplificazioni.

Le compagnie aeree sono ovviamente incluse in queste richieste di velocità, ma sono gli scali i veri indiziati. I tempi devono essere ridotti e questa tendenza non farà certo felici le società di gestione aeroportuale. I ricavi di ancillary sono sempre più decisivi nell’economia di uno scalo e per questo si spera che i pax sostino nelle aerostazioni. Non che transito a gran velocità.

Dopo stagioni di lungaggini legate alla pandemia Covid, i tempi di movimento all’interno degli scali si stavano accorciando in questo 2023, ma la questione geopolitica che riguarda il Medio Oriente ha fatto nuovamente innalzare l’attenzione ai vari controlli. Questa influirà pesantemente sicuramente per i prossimi mesi.

In attesa di una schiarita, bisogna rassegnarsi a passaggi più lenti e accurati. La sicurezza prima di tutto.

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