Ultimo aggiornamento alle 08:05
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Picilli, S4T: “Ecco
fin dove arriva
la responsabilità
dell’agente di viaggi’

di Stefania Galvan

Informazione e prudenza. Pierluigi Picilli, responsabile S4T (nella foto), non si stanca di ripetere a noi le parole che ha scandito tantissime volte in questi tre mesi di lockdown. “Mesi di passione, di operatività frenetica sette giorni su sette, di quantità enormi di contenziosi da gestire” racconta.

Il dovere dell'informazione
Un impegno oltremodo gravoso per una società - quella di cui Picilli è responsabile - il cui obiettivo è di semplificare il business dei protagonisti del turismo, primi fra tutti le agenzie di viaggi. Ma veniamo alle parole chiave di S4T per i dettaglianti: informazione, appunto, e prudenza. “Soprattutto in una situazione fluida come questa - spiega Picilli -, il primo dovere delle agenzie è quello di informare la clientela il più minuziosamente possibile sugli aggiornamenti della normativa italiana e dei Paesi nei quali si vuole recare”.

La voglia di viaggiare, infatti, è di nuovo tornata prepotentemente alla ribalta, ma almeno per ora il cliente deve rendersi conto che non potrà avere la garanzia che le caratteristiche di un pacchetto stipulato prima dell’emergenza sanitaria siano oggi conformi a quanto venduto allora. Ecco, dunque, il consiglio: nel caso dei contratti stipulati prima del Covid “è più facile gestire un annullamento che garantire che la nuova proposta di vacanza rispecchi perfettamente quanto promesso prima dell’emergenza”.

Se infatti il nuovo pacchetto comporta, ad esempio, la variazione della formula di trattamento da all inclusive a  b&b perché il ristorante del villaggio non ha potuto riaprire, questo potrebbe essere ritenuto dal cliente un cambamento sostanziale e, in quanto tale, potrebbe comportare la richiesta del rimborso integrale della quota pagata per il pacchetto.

L’adv non avrà inoltre responsabilità nel caso in cui il viaggio venga interrotto per motivazioni sanitarie: “La responsbilità è dell’organizzatore, che dovrà garantire assistenza e rimpatrio. Allo stesso modo l’adv, in quanto intermediario, non è responsabile della mancata emissione del voucher da parte del vettore o di altro fornitore di servizi”.

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