Ultimo aggiornamento alle 15:21
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“Il Governo ci uccide”
Rabbia dei tour operator

"Il ministro del turismo Franceschini ci ha abbandonati. Non soltanto non ha accolto le richieste che abbiamo fatto, ma non ha proposto misure alternative efficaci. Così ha condannato a morte le imprese. E adesso arriva la beffa dei Paesi con confini aperti oppure no".

È un affondo diretto quello del consigliere delegato di Astoi Pier Ezhaya, che arriva a usare il termine ‘delitto perfetto’ dopo le misure adottate sul tema delle aperture o chiusure dei confini per la sicurezza. In un’intervista rilasciata a Repubblica il manager di Alpitour mette in evidenza i casi estremi come quello della Tunisia che di fatto rendono quasi impossibili i viaggi nel Paese, considerando che al ritorno i turisti sono poi costretti a fare la quarantena di 15 giorni. E il caso non sarebbe l’unico.

Le richieste
Ezhaya parla poi di frustrazione in merito all’esito degli incontri avuti con il Governo, al quale ribadisce le istanze più volte evidenziate: “Chiediamo modifiche sostanziali al decreto, che possiamo riassumere in tre punti:incremento del Fondo per il turismo organizzato e modalità semplificate per l’accesso allo strumento; prolungamento della cassa integrazione in deroga fine a fine anno; estensione del credito di imposta per gli affitti anche a tour operator, agenzie e organizzatori di eventi". E poi sulle azioni da intraprendere ribadisce: “Non staremo zitti”.

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