A rigore di normativa, se viene previsto un adeguamento carburante al rialzo deve essere contemplata anche l’ipotesi che un ribasso del costo del fuel possa comportare un ribasso dell’importo pagato dal cliente. A metterlo nero su bianco è la direttiva pacchetti entrata in vigore lo scorso luglio.
Un’ipotesi che, però, sarà difficilmente realizzabile. “Tutti usano parametri prudenti per i costi del fuel”, sottolinea Andrea Gilardi, direttore di Uvet Travel System. “Difficile pensare che accada”, rilancia il presidente di Fiavet Ivana Jelinic.
Ma c’è un altro aspetto di cui tenere conto: sempre la direttiva pacchetti ha abbassato il tetto massimo per i rincari: se in precedenza il costo del pacchetto poteva aumentare fino al 10% (soglia oltre la quale scattava il diritto del passeggero a rinunciare al viaggio con rimborso totale di quanto pagato), ora il limite è sceso all’8%.
