|

Commercializzazioni

di Domenico Palladino

Si stringe il legame tra parchi di divertimento ed agenzie di viaggi. A dichiararlo è Aldo Vigevani, amministratore delegato di Gardaland: "Le adv per noi sono un partner irrinunciabile, anche se le vendite dirette via web hanno un ruolo molto importante". Le agenzie diventano un partner interessante soprattutto per quanto riguarda la vendira di quei pacchetti parco hotel, commercializzati dal parco gardesano attraverso il suo tour operator.

Il ricorso al trade non vuol dire però solo adv e t.o.: "Noi abbiamo sviluppato forti sinergie con le realtà locali - commenta l'amministratore delegato di Oltremare Francesco Sorressi (nella foto) -. A Riccione collaboriamo con Parkhotel, cooperativa con circa 200 hotel, mentre a Rimini lo facciamo con Promozione Alberghiera, 300 alberghi. Ma stiamo approcciando anche il mondo agenziale, con pacchetti che saranno distribuiti dai principali network italiani. Inoltre lavoriamo con altre realtà del territorio, come ad esempio San Marino o con Travelmix, il t.o. del vicino Mirabilandia". Operatore che da anni vende pacchetti parco hotel, ma anche l'offerta 'due notti in hotel due parchi', che prevede una giornata a Mirabilandia e un secondo ingresso a scelta al parco Oltremare o alle Navi di Cattolica o all'Italia in Miniatura.

"Lavoriamo con t.o. e adv per i gruppi, che rappresentano il 20 per cento delle nostre presenze - dice il direttore commerciale dell'Italia in Miniatura Gianluca Gentilotti -. Abbiamo rapporti con un centinaio di operatori e sono circa 300 sono le adv che prenotano gruppi da noi. Per seguire il turismo organizzato abbiamo istituito un booking e una direzione commerciale ad hoc". "Attraverso il trade vendiamo circa 30mila entrate su 250mila visitatori - afferma Patrizia Leardini, presidente delle Navi -. Quest'anno spediremo 50mila brochure didattiche  a scuole e 15mila pubblicazioni a t.o. e agenzie".

Bacini stranieri nel mirino

Dal 20 per cento circa di Oltremare, al 14 per cento di Italia in Miniatura; dal 12 per cento di Gardaland, al 10 per cento delle Navi di Cattolica. Iniziano a farsi interessanti le vendite sui mercati esteri dei parchi italiani. Cifre significative soprattutto per quelle aree dove il turismo straniero è ben presente, come l'area del Garda o la Riviera romagnola. I mercati stranieri sono un canale di business particolarmente ricco, a cui tutti puntano. "Il nostro resort - dice Aldo Vigevani, amministratore delegato di Gardaland - registra, infatti, un buon 30 per cento di presenze straniere".

 

Aggiornato al 16/03/2009

Vedi Parchi a tema; Vedi tutti i dossier di Vacanze Tematiche; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi