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Un affare miliardario

di Domenico Palladino

Il comparto muove circa 350 milioni di visitatori all'anno a livello mondiale con gli Stati Uniti che dettano legge nonostante la diminuzione del 2008

Le cifre del business restano enormi, con l'America che cannibalizza il settore e l'Italia e l'Europa che rappresentano ancora una piccola fetta del sistema. I numeri parlano chiaro: secondo le cifre della Themed Entertainment Association e della International Association of Amusement Parks, il giro d'affari si aggira sui 12 miliardi di dollari solo per quanto riguarda la biglietteria, per un totale di 341 milioni di visitatori. Più di un terzo di questi, però, è concentrato nei 20 centri più visitati degli Stati Uniti, mentre ammontano a 187 milioni i visitatori dei primi 25 parchi a livello mondiale. In questo contesto l'Europa si limita a poco più di 60 milioni di visitatori, anche se il tasso di crescita annua è molto più consistente, almeno fino al 2007, rispetto agli Usa.

Stesso discorso per l'area Asia-Pacifico: 65 milioni di visitatori solamente per i primi 10 complessi. Un quadro che giustifica ampiamente i movimenti finanziari e di consolidamento che si sono registrati negli ultimi anni, con soggetti come Merlin Entertainments e Parques Reunidos che hanno effettuato acquisizioni in serie per andare a contrastare lo strapotere Disney nel settore.

Se questo è il quadro delle statistiche ufficiali fino al 2007, l'anno da poco concluso potrebbe invece presentare un conto negativo, determinato proprio dalla recessione del primo mercato, ovvero gli Stati Uniti; secondo i primi dati che emergono dagli analisti finanziari, nel 2008 si prevede un calo di entrate per l'industria dei parchi divertimento del 2,2 per cento rispetto allo scorso anno. E il trend dovrebbe proseguire anche quest'anno con una previsione negativa del 3,6 per cento circa. Meno visitatori dunque ma, soprattutto, una minore propensione alla spesa.

Come spesso avviene in queste fasi di mercato, il futuro fa prevedere una nuova fase di consolidamento, ma anche l'affermazione sulla piazza di soggetti emergenti. Inoltre, si continuerà ad andare alla ricerca dei nuovi mercati: l'attenzione degli investitori in questo settore si sta quindi rivolgendo verso le economie asiatiche in crescita come la Cina, con il ritorno in auge di un progetto Disney su Shanghai. Da non dimenticare anche gli Emirati Arabi, dove sono molti i progetti avviati, dai parchi di Formula 1 a quelli puri di divertimento, come dovrebbe essere il Dubailand, che al suo interno dovrebbe racchiude ben 18 diversi concetti di intrattenimento.

 

Aggiornato al 16/03/2009

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