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A passo di carica

di Valeria Di Rosa

Parla il linguaggio dei vincenti l'Oceano Indiano. Maldive e Sri Lanka festeggiano la chiusura dei primi sette mesi con numeri in positivo, pur se con differenti evoluzioni.

Il Paese degli atolli, infatti, per recuperare numeri ha dovuto voltarsi di 180 gradi e rivolgere le sue attenzioni a un mercato quasi insperato, quello cinese.

Lo Sri Lanka, invece, galoppa a passi da gigante verso la conquista di tutti i bacini, con performance che sfondano il tetto del 35 per cento di incremento anno su anno, e sta diventando per l'Europa l'alternativa a molte altre destinazioni mare.

Le Maldive, quindi, trionfano in Cina. Una scelta quasi obbligata, visto che i tradizionali mercati emissori, Regno Unito e Italia, rallentati dalla crisi economica, lasciano ampi spazi vuoti nei resort. Così, la Cina diventa il primo mercato, e gli atolli si attrezzano per adeguare la loro accoglienza a un turismo che non cerca sole e mare, ma altri punti d'attrazione.

Dato positivo per il Paese è l'effetto della tassa sul turismo. La tanto paventata reazione negativa dei mercati al 3,5 per cento di imposta sui servizi turistici non c'è stata, i numeri si sono mantenuti a un buon livello.

Dato positivo, invece, per gli operatori è l'attenzione del Governo. Malgrado tutto, l'esecutivo ha deciso di rallentare la progressività di incremento della tassa sul turismo, che doveva crescere al 6 per cento nel 2012 e al 10 nel 2013. L'ultimo step sarà più lento, con un passaggio all'8 per cento compensato, in più, con un allungamento delle concessioni sugli atolli per i proprietari dei resort, che dovrebbero passare dagli attuali 50 anni a 99.

Se le Maldive guardano ad Oriente, lo Sri Lanka punta sull'Occidente. Fatta salva l'India, primo mercato per questioni di prossimità, le grosse questioni di numeri si giocano sui tavoli europei. Gran Bretagna, Germania, Francia i primi bacini, e poi ancora l'Olanda, la Svezia, la stessa Italia: è tutta una corsa a scoprire la destinazione. Un fenomeno così evidente che la stessa SriLankan Airlines ha deciso di investire sulla flotta, potenziando e migliorando la Business class in linea con le politiche del Governo, che, visto il livello dei flussi in ingresso, ha deciso di assicurarsi una fetta del segmento up level.

Pubblicato lo 08/09/2011

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