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Il ritorno dei grandi classici

Malgrado Cuba e Repubblica Dominicana, insieme al Messico, siano stati i Caraibi più gettonati dagli italiani, le statistiche ufficiali della Caribbean Tourism Organization evidenziano, per questi grandi, ancora numeri in calo, soprattutto dall’Europa.

È vero che i dati non comprendono i mesi invernali, ma sia per Cuba che per la Repubblica Dominicana le performance europee sono ancora lente: sull’Isla Grande gli arrivi dal Vecchio Continente segnano, da gennaio a settembre, un secco -17,7 per cento, mentre sull’altro grande player caraibico gli arrivi dall’Europa sono in calo del 3,6 per cento.

Le due realtà, però, chiudono il periodo con dati in rialzo: Cuba si ferma ad un -1,3 per cento, sostenuta dai flussi canadesi, mentre la Repubblica Dominicana totalizza un +1,4 grazie a un incremento dell’8,6 per cento dagli Usa.

Per quanto riguarda i flussi europei, si assiste sull’area caraibica a un ritorno della Giamaica, che si porta a casa un incremento del 4,1 per cento e a un nuovo interesse per Bermuda, verso la quale gli arrivi dall’Europa crescono del 12,7 per cento. In ripresa sul Vecchio Continente anche Bahamas, che ritrova slancio con un +1,4 per cento, ma rileva invece pesanti perdite da Stati Uniti e Canada, che trascinano in negativo la sua performance, con un -7,3 per cento totale.

Particolarmente interessante è osservare l’andamento per le isole più piccole, dove il trend è strettamente collegato con le nuove rotte e le offerte messe in campo dall’industria dei viaggi.
Spicca in questo senso il +24,4 per cento registrato dalle isole Cayman sugli arrivi dall’Europa e il +81,3 per cento di Montserrat. È evidente che su queste due destinazioni è stato potenziato l’impegno di vettori e operatori e che l’oscillazione delle percentuali dipende più dall’offerta che dalle richieste spontanee della clientela.
Buona la performance di St. Kitts & Nevis, una delle nuove destinazioni aperte, che dal Vecchio Continente fa registrare un +15,1 per cento, così come il Belize, che segna un +10,4 sempre dall’Europa. Anche in questo caso, i risultati sembrano essere conseguenza di investimenti sulle destinazioni, sia in termini di promozione che di facilities per i viaggiatori. Perde terreno, invece, St. Maartens, che lo scorso anno piaceva agli europei, a favore delle Bvi, che registrano un +3,7 per cento.

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