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Caraibi in versione estiva

di Cristina Peroglio

Un inverno un po’ lento, questo che sta a cavallo fra 2012 e 2013, per l’area caraibica.

È il quadro che emerge dalle agenzie di viaggi sulle vendite per la regione. Un quadro, come spesso accade, a macchia di leopardo, ma che sostanzialmente conferma le tendenze preannunciate ad inizio stagione.

La crisi colpisce d’inverno

“In linea generale, questo inverno fa registrare un deciso calo di richieste su tutti i prodotti. L’aspetto economico sta influendo in modo pesante soprattutto la fascia medio spendente” spiega Massimo Calabretto, addetto vendite di Nottingham Viaggi a Torino.

E proprio quella fascia di clientela era, secondo Calabretto, quella che si rivolgeva con maggiore interesse alla settimana in villaggio all inclusive su Cuba, Repubblica Dominicana, Messico. La mancanza delle richieste invernali sull’area si fa sentire anche in casa di chi, al contrario, i Caraibi li vende con grande facilità.

“Facciamo anche gruppi su Cuba e il Messico: riusciamo a proporre prezzi concorrenziali, grazie ad una microprogrammazione che realizziamo, però, per l’estate - racconta Gianluca Panizza, titolare di Pronti all’imbarco di Milano -. Il mercato è cambiato: l’inverno è quasi fermo, come partenze, e ne sentiamo decisamente la mancanza”. La conferma arriva anche da Verona, dove Michela Cristini, addetta vendite di Altrimenti Viaggi, sostiene: “Non risentiamo di nuove mode sulle destinazioni dei Caraibi. Le richieste - dice - riguardano sempre le mete classiche per l’Italia. La vera novità è la stagionalità: il prodotto funziona bene anche d’estate”.

Il modello bassa stagione

“Abbiamo proposto lo stesso prodotto per i gruppi anche d’inverno - spiega ancora Panizza di Pronti all’imbarco - ma con scarsissimo successo. Dobbiamo entrare nell’ottica che la clientela italiana viaggia d’estate, anche se è cosciente di andare contro stagione”.

Per questo, i prodotti che vengono proposti sono differenziati rispetto ai Carabi versione ‘sun and sea’. “Programmiamo soprattutto Cuba e Messico perché sono Paesi che, anche in caso di maltempo, sono comunque godibili”. Senza contare che il vantaggio della bassa stagione è quello dei prezzi: “Vanno comunque anche oggi. Ma essendo alta stagione è evidente che i prezzi sono più elevati - dice Cristini di Altrimenti Viaggi -. Il vantaggio della nostra estate è la possibilità di visitare queste mete a costi decisamente più contenuti”.

Questione prezzo

Sui costi, non c’è una versione univoca: “I prezzi sono assolutamente accessibili - dice Alessandra Crispino, addetta vendite di Tuké Viaggi a Torino -. Per una settimana in Repubblica Dominicana, a febbraio, i costi si aggirano intorno ai 1.000 euro. Non è un prodotto sul quale serva un impegno eccessivo”.

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