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Riparte la crescita

Gli Enti del turismo della regione stanno mettendo in campo nuove iniziative per recuperare terreno sui mercati del Vecchio Continente

Tornano in positivo, dopo l’estate, i dati dell’area caraibica.

La regione, nel suo complesso, registra un aumento di visitatori, grazie soprattutto al turismo a stelle e strisce, che ha spinto in avanti le performance della prima parte del 2012 con incrementi di rilievo. In Repubblica Dominicana il traffico Usa è cresciuto del 13 per cento rispetto al 2011, del 19,4 per cento in Guyana e dell’11,3 per cento a St. Marteens.

Buona anche la performance del mercato canadese, cresciuto sulla Giamaica del 7,6 per cento e su Cuba (isola per la quale rappresenta il primo bacino) del 6,6 per cento. Continua, invece, la difficoltà per i mercati europei. La crisi economica del Vecchio Continete non è rimasta senza traccia e i flussi verso l’area caraibica sono sensibilmente rallentati, anche verso le destinazioni che hanno mantenuto un buon andamento nelle vendite. Fra tutte, spicca la Repubblica Dominicana, che ha registrato un incremento complessivo del 7,3 per cento di turisti, ma che dall’Europa ha riportato un punto percentuale in meno negli arrivi.

Gran parte del traffico nelle isole dei Caraibi è, comunque, veicolato attraverso le crociere. Lo scettro di isola più gettonata per questo segmento di clientela va alle Bahamas, che nei primi sette mesi dell’anno hanno ospitato 2 milioni 666mila 280 crocieristi, con un incremento dell’8,8 per cento anno su anno. La migliore performance è quella della Martinica, che ha triplicato i pax delle navi da crociera, passando quest’anno dai 18mila 299 arrivi del 2011 ai 66mila 335 del primo semestre 2012.

I dati positivi della prima parte dell’anno spingono, quindi, gli enti del turismo a rafforzare le loro attività di promozione su tutti i mercati, ma in modo particolare sulle piazze europee, che sono quelle che, in questo inizio 2012, hanno avuto una maggiore sofferenza.

L’idea di fondo, sulla quale l’area ha iniziato a lavorare, è quella di creare un unico brand per promuovere l’intera regione caraibica. A lanciare la scommessa Beverly Nicholson-Doty, commissario al turismo delle Isole Vergini americane e membro del consiglio direttivo della Caribbean Tourism Development Company, il braccio operativo del Cto. “È il momento - dice - di unire le forze”.

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