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Il 2011, conferma di successo

di Cristina Peroglio
Le destinazioni dell'area registrano aumenti di arrivi malgrado le difficoltà economiche dell'anno

“L'interesse e la passione per i Caraibi rimangono molto alti, come testimoniano i dati degli arrivi, che si stima siano cresciuti tra il 4 e il 5 per cento alla fine del 2011”. Hugh Riley, segretario generale della Caribbean Tourism Organization, è soddisfatto della performance dei Paesi dell'area che hanno vissuto, in particolare, un autunno molto favorevole. “Molti dei nostri Paesi membri e i loro settori alberghieri - dice - stanno esplorando nuovi mercati e valutando come arricchire e rinnovare la propria offerta”. Fra i dati più significativi continua la corsa di Cuba che, tra gennaio e settembre 2011, ha fatto registrare un aumento di arrivi pari all'8,4 per cento, aumentando così il distacco dalle altre due isole maggiori della regione. La crescita complessiva della Repubblica Dominicana, infatti, si stabilizza sul +5,17 per cento, con 181.887 arrivi in più rispetto all'anno precedente. I dati da gennaio a dicembre mostrano un totale di arrivi per via aerea di 3.702.997 turisti. Anche il mercato italiano cresce e arriva a 104mila 852 turisti con un +4,8 per cento sul 2010. Per quanto riguarda la Giamaica, nei primi sette mesi gli arrivi sono cresciuti del 2,7 per cento rispetto all'anno precedente e anche le isole minori recuperano terreno, primo fra tutti Barbados, che ha fatto segnare un +11 per cento di media, con un picco del +23 per cento di italiani ad agosto. Per affrontare l'anno appena iniziato è indispensabile, secondo il segretario generale Riley, continuare a lavorare senza sosta per incrementare le entrate del settore turistico: “I nostri sforzi - sottolinea - devono essere indirizzati verso il costante miglioramento della qualità dei servizi che offriamo alla clientela”.

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