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Museo subacqueo dello Yucatan

Sono sott’acqua, a qualche metro di profondità. Centinaia di scultura visibili soltanto immergendosi in mare. Non sono i resti di un tesoro nascosto, nè si tratta del bottino di un vecchio galeone affondato da qualche pirata che infestava il mare della penisola del Yucatan.

Sono invece le opere dello scultore britannico Jason de Caires Taylor che ha creato il Musa (Museo Subacuático de Arte), il museo sottomarino più grande del mondo, proprio nei fondali del mare della Costa Maya. L’intera struttura occupa una zona di 150 metri quadrati e un peso superiore alle 120 tonnellate e si configura come la più grande installazione subacquea del mondo.

Il museo sembra difficilmente accessibile: posizionare delle sculture in fondo al mare impone che solo i sub amanti dell’arte possano ammirare le opere. Ma, in realtà, l’opera di Taylor nasconde un secondo fine.  Immergendo le sue statue sul fondo del mare c’è la speranza che coralli e alghe ne facciano la loro dimora e allentino la pressione dei turisti sulla barriera corallina.  

L’area di Cancun, infatti, dispone di un mare che attrae ogni anno centinaia di sub e snorkeller grazie alla barriera corallina e agli spettacoli sottomarini che si possono ammirare, ma questa grande massa di visitatori rischia di danneggiare in maniera grave l’ecosistema. Ecco, quindi, la nascita di un’area di visita ‘artificiale’e di una alternativa che implementi l’offerta per gli appassionati di immersioni.

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