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Dubai a caccia del target medio

di Cristina Peroglio

Dubai tenta la svolta e apre al target medio. La destinazione, infatti, ha deciso di ampliare i segmenti di clientela e lancia una nuona sfida più aggressiva sui mercati, con un progetto per sviluppare anche hotel a 3 e 4 stelle.

Il piano di incentivazione nato dalla collaborazione tra il Dtcm, Dipartimento del Turismo, Commercio e Marketing, e la Municipalità di Dubai si articola su una serie di agevolazioni per gli investimenti sugli hotel di target medio.

Per sviluppare queste strutture l’industria alberghiera potrà usufruire di un incentivo finanziario: non verrà, infatti, richiesta la tariffa standard del 10 per cento sul prezzo della camera per ogni notte di occupazione, normalmente riscossa dalla Municipalità. L’esenzione durerà quattro anni e l’obiettivo è quello di accelerare i progetti di costruzione di strutture di fascia media. Il piano è stato messo a punto anche per centrare il traguardo fissato nel planning per il 2020, che pone l’obiettivo a 20 milioni di arrivi all’anno.

“Al fine di raggiungere il nostro obiettivo primario - dichiara Helal Saeed Almarri, direttore generale del Dtcm - è necessario sia aumentare il numero complessivo di camere d’albergo a Dubai, sia ampliare la gamma di opzioni per i visitatori. Negli ultimi anni il numero di strutture a 3 e 4 stelle è aumentato, ma è fondamentale continuare a sviluppare l’offerta per questo target”. Uno sviluppo che rischia, tuttavia, di essere frenato dal costo dei terreni edificabili: “A oggi Dubai ha quasi il 50 per cento di tutti gli hotel a cinque stelle del Medioriente - sottolinea Russel Sharpe, ceo di Citymax Hotels -, ma gli imprenditori che vogliono costruire una struttura adatta al mid-market sono costretti a edificare alla periferia di Dubai, perché i prezzi del terreno dentro l’emirato sono troppo elevati”.

Gli obiettivi tracciati per il 2020 non sono così lontani dall’essere centrati, anche grazie alla netta ripresa dei flussi fatta registrare nel corso di quest’anno, che ha segnato il superamento della crisi che ha coinvolto l’emirato a partire dal 2008. Nei primi sei mesi del  2013 Dubai è stata scelta come meta vacanziera da oltre 5 milioni e mezzo di turisti, in aumento dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Buona anche la performance degli italiani, 66mila e 600 nel primo semestre.

E il trend si mantiene positivo: nel mese di settembre, secondo i dati preliminari di Str Global, le richieste di camere sono aumentate del 16,3 per cento, mentre il numero di strutture disponibili è salito di 6,8 punti percentuali. Buona anche l’occupazione, cresciuta dell’8,8 per cento a 75,3 per cento, mentre gli indicatori economici mostrano dati positivi: l’Adr sale del 6,1 per cento e del 15,5 per cento il Revpar.

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