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La prevalenza dello stop over

I clienti continuano a preferire l'area come meta di passaggio

Venduti da soli, ma più spesso come tappa intermedia in attesa di raggiungere paradisi lungo raggio come Seychelles o Maldive. Sono gli Emirati Arabi, destinazione in continua evoluzione che con gli anni, complice gli investimenti delle compagnie del Golfo e vision di lungo periodo da parte delle rispettive leadership, si sono guadagnati un posto d'onore nella mappa del medio raggio.

Fattore curiosità in primo piano
“I clienti - sottolinea l’addetto alle vendite della Acitour di Palermo, Roberto Campo - sono da sempre spinti dalla curiosità per lo sfarzo degli hotel e per le architetture avveniristiche, davanti ai quali rimangono impressionati”. Un appeal, quello degli Emirati, non ancora scalfito dal trascorrere delle stagioni secondo la titolare della milanese Jackie'O Viaggi.

“Solo Dubai - evidenzia Rosita Paoletta - offre tantissime possibilità al visitatore curioso: è una tappa intermedia per spezzare magari di ritorno dall'Asia oppure un posto a portata di mano per un weekend da passare al caldo”. Ma a patto, aggiunge, “di proporre escursioni, hotel particolari e non un'offerta appiattita e di basso profilo”.

Fanno invece fatica a vivere di luce propria, secondo la titolare de I Viaggi Del Santo di La Spezia. “Che sia Dubai o Abu Dhabi - rileva Mariagrazia Del Santo – ci capita di rado che siano scelte come destinazioni secche. In linea di massima sono sempre punti di passaggio, che il cliente vuole solo se proposti come stop over di due notti prima di volare verso l'Oriente o l'Oceano Indiano”. Uno schema seguito anche dalla titolare dell'agenzia I viaggi di Anna di Como. “Sono mete jolly e con un'offerta di alto livello che - rileva Anna Di Bona - viene spontaneo proporre nei viaggi per Seychelles, Mauritius o Maldive”.

Una domanda controcorrente
Fuori dal coro, invece, l'esperienza della titolare della Apn Voyage di Sestri Levante, in provincia di Genova. “Anche se sono gli stessi cataloghi degli operatori a instradarti sul pacchetto due/tre notti, quando non sull’unica notte di appoggio, noi - sottolinea Eugenia Raimondi - preferiamo andare controcorrente e lasciare ai clienti la possibilità di vivere Dubai e Abu Dhabi all'interno di un tour più lungo di una settimana”. Ma c’è anche chi, come nel caso della Filippin Viaggi di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, deve fare i conti con la diffidenza generalizzata della clientela. “A parte qualche caso sporadico - osserva Katia Filippin - noi gli Emirati Arabi li vendiamo poco. A volte proviamo a tirarli fuori, ma la gente li percepisce come destinazioni insicure”.

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