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La scommessa Louvre Abu Dhabi

di Cristina Peroglio

Il Louvre nel deserto non sarà il miraggio di una piramide di vetro.

Sarà la realtà cui Abu Dhabi sta lavorando per metterla sul palcoscenico dell’arte e del turismo culturale entro il 2015, data ultima prevista, dopo un paio di rinvii. Un ‘museo universale’, si legge sul portale del Louvre di Parigi, grande padre nobile del museo di Abu Dhabi, che punta a creare un nuovo tipo di collezione culturale, sfruttando la rinata centralità degli Emirati Arabi come ponte fra la cultura dell’Occidente e quella dell’Oriente.

Fasi di avvicinamento
Eventi e cultura

E oggi, a tre anni dall’apertura, il Louvre Abu Dhabi sta sviluppando un suggestivo processo di avvicinamento alla data di inaugurazione, lanciando la seconda edizione di Talking Art Series, lezioni-evento di storia dell’arte che illustreranno al pubblico le nuove acquisizioni del museo.

Il progetto, come tutti quelli che riguardano gli Emirati, è visionario e straordinario, sia nei contenuti che in quello che sarà l’aspetto della struttura. Le basi sono state gettate nel 2007, con un accordo fra la Francia e gli Emirati Arabi Uniti: con un investimento da parte di Abu Dhabi di un miliardo e 400 milioni di dollari, il nuovo museo potrà utilizzare il nome Louvre per 30 anni.

Non solo di brand si tratta, ma anche di competenze e collezioni. All’interno della cifra sborsata dal Governo di Abu Dhabi è compreso, infatti, anche uno scambio di eccellenze e di ‘expertise’, che si rafforza attraverso una grande alleanza fra musei francesi nata appositamente per questo progetto.

Il Louvre parigino, infatti, ha creato una joint venture con una serie di musei francesi per affrontare la sfida di Abu Dhabi, che va sotto il nome di Agence France-Museums. La nuova realtà comprende, fra gli altri, il Centre Pompidou, il Musée d’Orsay e Versalilles. Questo megaaccordo museale sosterrà il progetto culturale di Abu Dhabi anche attraverso il prestito a rotazione di una serie di opere che andranno ad arricchire la collezione di acquisizioni realizzate dal Louvre del deserto.

Un’oasi di arte
Le grandi strutture

Visionario il progetto culturale, visionaria la struttura che lo ospiterà. Il museo, che si estenderà su una superfice di 24mila metri quadri, è stato progettato da Jean Nouvel e pensato come una superficie coperta che lasci filtrare la luce come un tetto di palme. L’idea di riferimento è quella dell’oasi, con piscine e specchi d’acqua.

Le previsioni di costo a conclusione dell’opera vanno dagli 83 ai 108 milioni di euro.

Ma il dato veramente interessante è che il Louvre Abu Dhabi non sarà una cattedrale nel deserto. La struttura sorgerà sull’isola di Saadiyat, all’interno di un complesso culturale e turistico che prevede un investimento totale di 27 miliardi di dollari.

Accanto al Louvre, sorgeranno il Guggenheim Abu Dhabi e lo Sheikh Zayed Museum, e ancora la Paris Sorbonne Université in Abu Dhabi e una branca della New York University. Insomma, il tentativo dichiarato è quello di creare un nuovo indirizzo imperdibile della cultura contemporanea, un forte attrattore turistico che punta direttamente a un target di visitatori attento alle suggestioni dell’arte.

Una linea che appare ben chiara nelle tappe di avvicinamento previste per l’apertura: alle Talking Art Series si affiancano, infatti, master classes per gli studenti della Paris-Sorbonne University di Abu Dhabi con l’Ecole du Louvre mentre, a partire dall’aprile 2013, prenderà il via la mostra ‘Birth of a Museum’.

Il Louvre Abu Dhabi, di fatto, anticipa la sua apertura attraverso una grande mostra. L’appuntamento sarà l’occasione per svelare l’intera collezione, celebrando l’evento della nascita del museo come un momento pubblico di grande attrattività turistica.

Una parte della mostra sarà riverberata anche nel Vecchio Continente: è infatti in programma anche un’esposizione al museo del Louvre di Parigi.

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