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Il pericolo dell'overbooking

Un fenomeno che non riguarda solo la Grecia e che potrebbe ripresentarsi anche quest'anno

Per gli alberghi la tendenza all’overbooking è meno diffusa rispetto al passato, ma anche sull’affidabilità delle compagnie aeree le agenzie sanno bene che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. “L’overbooking - spiega Erika Petricci, alla guida della Fiocco Rosso Viaggi di Pontedera - c’è sempre stato e purtroppo non riguarda solo la Grecia. Va però detto che, se ci si muove con i t.o. o si hanno corrispondenti locali fidati, il cliente viene di solito spostato in una sistemazione migliore. Discorso diverso se si prenota da soli su Booking, perché allora la gestione di questo imprevisto può diventare più confusa e si hanno di sicuro meno garanzie”. Un’abitudine meno frequente ma comunque non estinta anche per Paola Di Donato, responsabile vendite della Narramondo Viaggi di Giulianova. “Oltre alle strutture che fanno overbooking, ci sono capitati nelle ultime stagioni anche hotel che avevano confermato la prenotazione e che poi non avevano riaperto. Per questo è ormai nostra abitudine chiamare direttamente il gestore prima del viaggio e affidarsi sempre a dei fornitori conosciuti. È l’unica difesa contro queste pratiche piuttosto antipatiche”. Ma anche la cancellazione dei voli è un altro disservizio che, secondo Eugenia Raimondi, alla guida della Apn Voyage di Sestri Levante, le agenzie che vendono prodotto “fatto in casa” devono essere pronte a gestire. “Se non prenotassimo le low cost, che spesso sono le uniche ad avere network estesi sulla Grecia, non potremmo lavorare. Per tutelarci attiviamo tutte le polizze di annullamento e poi tendiamo a scegliere solo le strutture che prevedono la cancellazione gratuita”.

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