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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
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Alitalia e Iberia lasciano a casa migliaia di dipendenti: e allora?!

Alitalia, pur di finire nelle accoglienti braccia di Etihad, mette sul piatto 2.200 “esuberi strutturali”. Iberia chiude la sede milanese di via Albricci e licenzia 35 dipendenti su 41, reduce da un 2013 che ha registrato meno 17% di passeggeri trasportati.

Visto che lo Stato non ripiana più i debiti, tagliare i costi è inevitabile. Il fatto é che ci va di mezzo il personale, quindi colleghi che restano a casa, con tutti i paracadute del caso, ma sempre senza stipendio. Bisogna cercarsi un lavoro, ma ricollocarsi é molto difficile. Provo a spiegare perché.

Siccome mi occupo anche di ricerca di quadri e dirigenti, di curriculum da dipendenti Iberia ne ho ricevuti diversi. Ho fatto un po' di ricerche e ho constatato che l'anzianità di servizio è mediamente molto alta. C'è chi in Iberia ha passato 15 anni, ma anche 20 o 25. Nel 1989 le low cost esistevano solo negli USA e GO Fly sarebbe stata fondata 10 anni dopo.

Idem per Alitalia. Chi è ancora li, spera di salvarsi per l'ennesima volta, mantenendo retribuzioni e benefit (auto aziendale, voli gratuiti, assicurazioni ecc.) spesso slegati dal ruolo occupato oggi. Chi è uscito, gode di uno "scivolo" (anni di stipendio garantiti, ad esempio) che il dipendente privato si sogna.

E poi, quasi tutto il personale Iberia o Alitalia di cui sopra ha 45 anni e più. Certo non è nella fase ascendente della propria carriera.

Prendiamo allora due compagnie straniere che stanno facendo molto rumore: Vueling e Volotea. Hanno entrambe una (una!) persona a rappresentarli in Italia: il Regional Manager Italy, Malta & Svizzera Massimo Di Perna per Vueling e la Commercial Country Manager Italia di Volotea, Valeria Rebasti (leggere la bella intervista che ha rilasciato al direttore di questo giornale). Entrambi poco più che quarantenni, sempre sul pezzo, un lap top al posto dell'ufficio, e disponibilità 24/7. Vueling fa parte di IAG International Air Group, lo stesso gruppo cui appartiene Iberia, e dispone di quasi 100 aeromobili. Volotea è la creatura di Carlos Muñoz e Lázaro Ros, ovvero coloro che fondarono Vueling: è partita da poco, sta raccogliendo buoni risultati.

D’accordo, il modello di business delle compagnie loyalty è ben diverso da quello delle low cost. E se Iberia si sta riprendendo, il destino di Alitalia non lo conoscono neanche gli emiri di Abu Dhabi.

Però se Rebasti e Di Perna sono i soli rappresentati in Italia, e AZ ha 2.200 esuberi, forse qualcuno ha sbagliato i conti.

Leggi anche: Alitalia, Iberia
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