Ultimo aggiornamento alle 16:38

Whatsup

Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
|

Caro neo-agente di viaggi, ti scrivo (per darti qualche consiglio)

Caro o cara neo-collega, hai poco più (o poco meno) di vent’anni e a breve ti appresti a fare la tua prima esperienza di stage (ovviamente non retribuito) in un’agenzia di viaggi. Sei fresco di studi, scolastici o universitari, e non vedi l’ora di mettere in pratica le nozioni che hai appreso in anni di interrogazioni ed esami.

L’età ti obbliga a essere ottimista e ben disposto verso il nuovo, quindi sono certo che affronterai questa esperienza con entusiasmo. Avendo qualche anno più di te, e decenni di lavoro sul campo, qualche consiglio potrebbe tornarti utile.

Primo, devi amare questo lavoro. Noi vendiamo vacanze, quindi sogni: quanti lavori ti permettono di farlo? Quando sarai stanco, arrabbiato col tuo capo o preoccupato per una scadenza, ricordati che i tuoi coetanei che lavorano in fabbrica o che il lavoro non ce l’hanno proprio, sono meno fortunati di te.

Il cliente non ha sempre ragione, ma se ha torto devi essere in grado di dimostrarglielo, con le dovute maniere. Hai studiato e sai bene che da Lanzarote a Fuerteventura non si va in pullman, ma se il cliente dice che l’ha visto su internet, spiegagli con calma che il tuo lavoro è proprio quello di dargli una mano a districarsi nel web e che può fidarsi di te (e prenotagli il traghetto).

Dai una mano ai fornitori della tua agenzia: che si tratti di una compagnia aerea o di una catena alberghiera, di un tour operator o di un ricettivista, ricordati che sta dalla stessa parte della barricata, quindi deve soddisfare il cliente che stai per mandargli e pagare lo stipendio ai dipendenti. Come i tuoi capi. Se qualcuno fa un errore, fai prima a correggerlo che a urlargli contro che ha sbagliato.

Tieni sempre sotto controllo i conti: non vendere sottocosto, non fare al cliente uno sconto che supera il margine della pratica, non cambiare telefonino quando riceverai la prima gratifica dal titolare. Quando titolare lo sarai tu, sarà l’attenzione al conto economico a permetterti di dormire sonni tranquilli.

Da ultimo, sii onesto. Coi clienti, coi fornitori, coi collaboratori. Anche quando ti parrà conveniente non esserlo, ricordati che l’onestà paga sempre. Te lo dice un vecchio professore.

P.S. questa lettera avrebbe potuto scriverla Giorgio Castoldi, che se ne è andato in punta di piedi il 10 marzo 2014

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori

Torna su
Chiudi