Caro Cliente, ho appena letto su Facebook che la tua prossima vacanza a Capo Nord la organizzi grazie a Ryanair e a Trivago, e ai tuoi amici sottolinei che ti sei divertito a farlo da solo e che certo sarà un bel risparmio, rispetto ad andare in agenzia.

Il fatto è che tra i tuoi amici ci sono anch’io, visto che - quando sei andato a Tenerife o ad Akumal, con i viaggi che hai comprato nella mia agenzia - sono io che ti ho aiutato a postare le foto su Facebook, al rientro...

Caro Cliente, non mi arrabbio se dici ai tuoi amici che hai scelto di far da solo perché sei più comodo, anche se la mia agenzia è aperta 6 giorni su 7 e sono venuto più volte a casa tua a portarti i documenti di viaggio, oltre a risolverti un problemino con il passaporto che ti scadeva un mese dopo la tua partenza per gli Usa.

Caro Cliente, non mi adombro più di tanto se pensi che le stelline su Tripadvisor siano più credibili di quello che posso raccontarti io, visto che sono 20 anni che faccio questo mestiere e a Capo Nord ci ho mandato qualche decina di gruppi.

Caro Cliente, non mi dà fastidio se pensi che io guadagni un sacco di soldi sui tuoi viaggi, perché quando la volta scorsa ti ho proposto il 5 per cento di sconto sulla settimana a Sharm, dicendoti che lo sottraevo al mio margine, tu hai fatto due conti, hai storto la bocca e mi hai risposto “Ah, bello sforzo, fanno 50 euro di sconto, non ci pago neanche il parcheggio in aeroporto...”

Caro Cliente, quello che mi fa girare veramente i cabasisi (come al commissario Montalbano) è il fatto che - se per strada la tua auto prenderà fuoco, se tua suocera in Italia vorrà contattarti sul letto di morte, se il tuo bagaglio pieno di inutili sassi norvegesi verrà smarrito - la prima persona alla quale ti rivolgerai sarà il sottoscritto, anziché un call center a 2 euro al minuto con l’operatore che non sa cosa significhi “suocera” (essendo lui bulgaro).

Allora, mio caro (ex) Cliente, se ciò accadrà, sappi che sarà un piacere dichiararmi tuo ex agente, e risponderti “Non mi rompere i cabasisi, che sto guardando Montalbano in tv...”