Ultimo aggiornamento alle 10:08

Whatsup

Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
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Pagelle di fine anno per colleghi e aziende: tutti promossi

L’ennesimo “annus horribilis” per il turismo italiano sta volgendo al termine: tempo di bilanci, quindi ecco le pagelle di Whatsup, ma solo per chi ha preso almeno la sufficienza. I bocciati l’han già saputo dal mercato, non c’è bisogno di ricordarlo anche qui.

10 a Gabriele Rispoli e ai commissari Valtur, per la resilienza: in psicologia, la resilienza è (da Wikipedia) “la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici e di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità”. L’umanità non l’hanno mai persa, né Gabriele Rispoli né gli avvocati Coen, Discepolo e Gemma: la barra del timone, sul fragile vascello Valtur, l’han tenuta ben dritta. Valtur esiste ancora, i dipendenti ricevono lo stipendio, la programmazione invernale è partita. Se poi arriva il cavaliere bianco a rilevare gli asset, ben venga, ma i timonieri han dimostrato di conoscere la rotta.

9 a Marco Cisini e a tutti i top manager che hanno abbandonato l’azienda, per la classe: prendiamo come esempio l’ex direttore generale Hotelplan, ma vale per i tanti colleghi 40-50enni che hanno mandato avanti la rispettiva baracca, per anni, e che nell’infausto 2012 han perso il lavoro. A prescindere dalle rispettive responsabilità (se e quando ci sono) e dalle chance di ritrovare subito adeguate posizioni (non è facile), qui si sottolinea il modo col quale Cisini è uscito di scena. Ha capito che il suo tempo era finito, ha espresso sincero rammarico per la situazione e ha augurato a Hotelplan e ai colleghi di poter recuperare. Nessun proclama, nessuna accusa. E poi dignitoso silenzio. Pura classe.

8 a Gianni Onorato di Costa Crociere, a Msc e a Royal Caribbean, per il coraggio: l’anno si è aperto proprio con la tragedia della Costa Concordia, e l’immagine della nave spiaggiata al Giglio è ormai indelebile nelle nostre menti. A gennaio l’a.d. Pierluigi Foschi accusava la drammaticità dell’evento e accennava al possibile abbandono della denominazione Costa Crociere, ormai oggetto di pubblico ludibrio. Invece il d.g. Onorato e i manager di Msc Crociere (Mimmo Pellegrino, Leonardo Massa) e Rccl (Gianni Rotondo) han dimostrato come si gestisce una crisi e - sebbene rinunciando alla marginalità - le navi sono riuscite a riempirle anche questa estate. Ciascuno dimostrando di avere quello che all’ex comandante Schettino era mancato: il coraggio delle proprie azioni.

7 a Trenitalia e a Ntv (ma 10 ai viaggiatori dell’Alta Velocità), per la concorrenza: quando si rompe un monopolio, si dice che i primi ad avvantaggiarsene siamo noi consumatori. Stavolta è andata così: Roma-Milano (una volta cassaforte dell’Alitalia pre Cai) oggi è sinonimo di treno, che si tratti di Frecciarossa o di Italo. Merito della nuova Trenitalia (che ha sotterrato l’invereconda fama delle vecchie FF.SS.) e dell’ancor più nuova Ntv, glamour e up-to-date come i suoi fondatori, Montezemolo e Della Valle. Forse, i due competitor potevano prendersi un po’ meglio, ed evitare di passare il tempo a farsi i dispetti. Ma i viaggiatori, memori dei 500-euro-solo-andata-da-Fco-a-Lin-se-no-ti-attacchi, non se ne curano, e gioiscono.

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