Ultimo aggiornamento alle 13:06

Whatsup

Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
|

Le aziende turistiche crescono, le sedi si rimpiccioliscono

Dopo la pandemia, anziché licenziare, le aziende turistiche assumono. Anzi, non trovano abbastanza dipendenti. Più dipendenti, quindi sedi più grandi, quindi spazi più ampi per ospitarli. E invece no.

“Raddoppieremo il fatturato, cresciamo come numero di dipendenti, ma diminuiamo gli spazi” dichiara Guy Luongo, ceo di Ixpira, inaugurando la nuova sede romana, 150 mq (meno di prima) e 26 postazioni lavoro (più di prima). Spiazzando non poco i media presenti, perché una volta l’assioma “sede grande = grande fatturato” non era in discussione. Chi c’era, ricorda ancora quando la sede cuneese di Alpitour o quella milanese di Viaggi del Ventaglio sfondò il tetto dei 300 dipendenti: erano i mitici anni ‘80/’90 e tutti (tutti, dal fattorino al fondatore) entravano in sede al mattino e ne uscivano la sera. A timbrare il cartellino si formava la coda.

Se oggi le sedi si rimpiccioliscono, al crescere del fatturato, le motivazioni sono tre. Con una contro-indicazione.

1. La pandemia ha sdoganato il lavoro da casa e non si torna più indietro. Premesso che “il temine ‘smart working’ non esiste in inglese e non significa nulla” (Luongo dixit) il lavoro da casa / a distanza / telelavoro è stato uno dei pochi lasciti positivi della pandemia 2020/2021. Le aziende hanno capito che determinati profili possono lavorare bene, e forse meglio, se in sede ci vengono poco. Amministrazione, controllo e finanza, per dirne una. Ma anche i commerciali, visto che tutto il tempo che sprecavano per recarsi in sede, dai quattro angoli d’Italia, ora lo impiegano per visitare i clienti. Lap top e fibra, da casa, vuol dire una postazione fissa in meno, in sede. Oppure una condivisa in due, o in tre, o in quanti ti pare.  

2. Cloud e videoconferenze hanno ucciso le riunioni. Lo scrivevo tre anni fa, quando tutto cominciò: “Ci voleva il virus per eliminare un male atavico delle imprese italiane: la ‘riunione coatta’, quella convocata dal ceo due ore prima (alle 18.00 del venerdì, per vedere chi c’è) o il ‘comitato di direzione’ di tutti i lunedì alle 11.00”. Teams, Zoom & C. hanno eliminato il problema, anche se ne hanno prodotti altri, ma non è questa la sede. “É il cloud che ci ha cambiato la vita” rivela Marco Paghera, managing director di Ixpira: “Nella sede precedente il Ced (chissà se si chiama ancora così - ndr) occupava una stanza intera e servivano risorse apposite per gestirlo. Oggi abbiamo tutto in cloud e i dati che ci servono ci vengono letteralmente sparati attraverso un cubo: in sede, a casa o sullo smartphone, mentre aspetti tuo figlio che esca da scuola, non fa alcuna differenza”.  

3. Delegare e delocalizzare, questo è il new normal. Ixpira ha scelto, e non è la sola, di assegnare le attività principali a team diversi: a capo dei quali un senior, con grande esperienza e professionalità, forma e accompagna una serie di junior. Quando i junior saranno autonomi, è evidente che - in quanto Millennials e Gen Z -  saranno propensi a lavorare da casa. I Baby Boomers, nativi analogici, meno: ma tra dieci anni il problema si risolverà da solo, perché saranno tutti in pensione. Delocalizzare le attività non strategiche: Ixpira ha una sede a Tirana e dodici dipendenti che si occupano di amministrazione. Faccio un’affermazione NON politically correct, ma condivisa da tutti: un amministrativo italiano ne vale due albanesi. Embè?! Tre albanesi costano quanto un italiano.

4. Più dipendenti e sedi più piccole, ma non vale per tutti. Prendiamo il classico tour operator che lavora su misura, per il quale il lavoro a distanza NON può funzionare.  Michele Serra di Mistral e Danilo Curzi di Idee per Viaggiare, Andrea Mele di Viaggi del Mappamondo e Luca Buonpensiere di Glamour non possono lavorare da casa. Lo scambio, il confronto, la condivisione sono la ragion d’essere della loro azienda: un nuovo villaggio, una nuova catena charter, una nuova destinazione non nascono per telefono. In compenso, Guy Luongo - che fa un altro mestiere - può: “Il mio ufficio? Nella vecchia sede ce l’avevo. Qui no”.

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori

Torna su
Chiudi