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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
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21 giugno 2022: perché questa sarà una bellissima estate, finalmente

Oggi, 21 giugno 2022, inizia l’estate: vi spiego perché sarà una stagione indimenticabile, per agenzie di viaggi e tour operator, compagnie aeree e croceristi. La crisi è ormai un ricordo: torneremo ai numeri dell’indimenticabile estate 2019.

Sono passati solo tre anni, ma ve la ricordate? In Italia eravamo reduci da anni di crescita inarrestabile, il Mare Italia faceva sfracelli e le città d’arte erano assaltate da orde di turisti: si parlava di 'overtourism', termine ormai in disuso.

Poi è arrivato il Covid-19. All’inizio, febbraio 2020, non gli avevamo dato molto peso, tra #milanononsiferma e l’allora presidente Trump che diceva fosse un’influenza o poco più. Invece è venuto giù il mondo, tutto intero. Contagiati a milioni e lutti a migliaia, ve le ricordate le mascherine che non si trovavano e i droni che inseguivano quelli che #iorestoacasa non lo rispettavano? Milano e Roma deserte, le spiagge vietate, i patri confini chiusi.

Le riaperture
Poi ci siamo ripresi, pian piano: l’estate 2020 ha visto una timida riapertura (“frattaglie” diceva un collega), l’inverno successivo si è rivisto un po’ di lungo raggio (apri qui, chiudi là, riapri di su, richiudi di giù) e l’estate 2021 è stata passabile (“un pasto alla mensa aziendale, per chi era abituato a pranzare in un due stelle Michelin” diceva il collega di cui sopra).

Ma questa estate 2022 sarà veramente un’altra cosa. Primo, ormai ci siamo abituati a mascherine, gel, plexiglas, distanziamento. Non ci diamo più la mano e gli abbracci sono vietati, però una strizzatina d’occhio sopra la mascherina e una gomitata vanno bene lo stesso.

Prendere l'aereo
In aeroporto ci andiamo con due passaporti: oltre a quello solito, quello sanitario; chi non ha la certificazione Covid-free sa che deve arrivare tre ore prima del volo, se va bene. Le crociere, finalmente, hanno ripreso a pieno regime: certo, capita che gli itinerari vengano modificati (in quel Paese oggi sì, ma ieri era no; in quel determinato porto è vietato attraccare per due mesi), ma ci si abitua.

Alitalia, finalmente, è risanata: la cura Caio/Lazzerini (che due anni fa era appena iniziata) è stata efficace, con 45 aeromobili e qualche migliaio di dipendenti, oggi assomiglia più a Wizzair che a quel carrozzone parastatale mangiasoldi di prima; primo utile l’anno prossimo, garantito.

Agenzie di viaggi e tour operator
I tour operator hanno fatto una bella cura dimagrante, qualcuno ha mollato, altri si sono fusi, ma ora sono più dinamici e flessibili: certo, non ci sono più alcune destinazioni (la crisi del 2020-21 ha falcidiato corrispondenti locali e Dmc, hotel e servizi in loco), ma alla fine negli Usa e in Oriente ci si può andare, e tanto basta.

Le agenzie di viaggi, infine: la profezia di Bill Gates (quando fondò Expedia, nel secolo scorso “le agenzie spariranno a breve dal mercato!”) non si è avverata. Diverse centinaia hanno chiuso, le aperture si contano sulle dita di una mano, ma il comparto resiste. Certo, un agente del 2022 assomiglia più a un epidemiologo (“qui può andare, qui no; lì deve portarsi il test sierologico, là l’amuchina da casa”) e a un legale (“allora, se il Suo hotel è a distanza di 9 km da un focolaio, ottiene il rimborso della vacanza; se invece è a 11 km, niente rimborso”), ma ci sta pure questo.

Buona estate 2022.

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