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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
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Parigi val bene una crociera o un villaggio

Quali sono le conseguenze degli attentati parigini sul business di un’agenzia di viaggi? Non oggi o a breve, mentre le immagini sconvolgenti di quanto successo scorrono senza pausa su tutti i media. Pensiamo alla stagione 2016. Ecco alcune previsioni, dettate soprattutto dal buon senso.

Difficile che Tunisia o Egitto riprendano quota. L’intera area del nord Africa paga tragedie già vissute e minacce incombenti, difficilmente eludibili da campagne istituzionali e dalla buona volontà degli operatori. Chi andrà da quelle parti saprà di correre più rischi che in altre destinazioni, e lo avrà messo in conto.

Italia, Spagna e Grecia sono i Paesi più sicuri. A torto o a ragione, l’opinione di chi guarda i Tg e legge solo i titoli dei giornali è che a nord del Mediterraneo si stia meglio che al sud. Certo, con le dovute eccezioni: Roma e il Giubileo, le isole della Grecia prossime alla Turchia, la già colpita Madrid... Ma Sicilia e Baleari, Rodi e Sardegna, Salento e Creta, nel 2016 faranno il pieno.

Parigi si risolleverà facilmente, come Londra nel 2005 o New York nel 2001. Dopo l’11 settembre, tutti mettiamo in conto che possa succedere qualcosa, quando si visita una metropoli da milioni di abitanti. E non è detto che si tratti sempre di terrorismo, anzi. Il fatto è che, come ha detto con grande lucidità il padre di Valeria Solesin: “Pensi sempre che succeda ad altri”. Per non smettere di viaggiare, una (buona) dose di fatalismo è indispensabile.

I viaggi più sicuri? Crociere e villaggi turistici. Attendiamoci un boom dei pacchetti che prevedono l’all inclusive su una nave da crociera o in resort a gestione italiana. Perché trattasi di vere e proprie “enclave”, dove si transita solo a condizione di essere fotografati e registrati, scansionati e controllati. Chiunque sia salito a bordo di un’ammiraglia Costa o MSC sa cosa intendo. Col vantaggio che l’itinerario di una crociera (vedasi la Tunisia post Bardo) può cambiare in un lampo. Vale quello che ha appena dichiarato il presidente di Alpitour Gabriele Burgio: “Per un tour operator i voli diretti sono una parte fondamentale dell’offerta”.

Crociere, villaggi e voli diretti. La prossima estate il business è lì.

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