Col ritorno all’ora solare entriamo nel periodo più oscuro, per chi vende leisure in agenzia: quelle 6 o 7 settimane tra fine ottobre e inizio dicembre sono economicamente le peggiori dell’anno. Le bollette corrono, l’ossigeno dato dalle pratiche estive ormai è esaurito, clienti pochi e pratiche “serie” ancor meno: verrebbe voglia di andare in letargo e risvegliarsi a Pasqua 2015…

Visto che fa buio prima, quando giro per Roma o per Milano, tra le 17 e le 19, sbircio oltre le vetrine. Il più delle volte, vedo agenzie ben illuminate. E desolatamente vuote. C’è sempre un addetto o un responsabile impegnato al monitor, ma chissà se sta compilando un preventivo complicato, oppure aggiornando il profilo su Facebook...

Avere un’agenzia significa gestire un negozio, quindi bisogna aprire la mattina alle 9, andare in pausa pranzo, tirare il pomeriggio fino alle 18 o alle 19 (e più tardi,  da Roma in giù…). Tutti i santi giorni, dal lunedì al venerdì (per qualcuno anche il sabato). “Perché” si ripete il bravo agente “se capita un cliente, alle 16.30 di un mercoledì autunnale, e trova la porta chiusa, magari non torna…”.

Io non ci credo più. Credo invece che la routine 9-18 lun / ven sia un alibi, una comoda scusa per tornare a casa la sera e dirsi “Vabbè, oggi non ho incassato un euro, ma mica potevo tenere chiusa l’agenzia!”.

Credo che tenerla chiusa un pomeriggio o un paio di giorni autunnali, invece, faccia più bene che male. E vi suggerisco pure cosa scrivere sul cartello in vetrina o sul sito dell’agenzia (dopo aver deviato il telefono sullo smartphone):

“Sono dalla compagnia aerea XY per imparare a gestire il loro sistema di prenotazioni, e trovare voli più convenienti per i miei clienti”.

“Sto studiando come migliorare i preventivi dei vostri viaggi ed evitare che perdiate tempo a smanettare su Internet in mezzo a siti truffa”

“Sono andato all’aperitivo dell’Ente del Turismo Indiano per apprendere qualcosa sul Kerala: chi entra domani in agenzia riceve un omaggio originale”.

“Sono ospite di un educational in Tunisia: tornate a trovarmi tra due giorni e vi racconto come prolungare l’estate a due ore di volo da qui”.

“Visto che voi non entrate qui quanto vorrei, sono venuto a cercarvi: in palestra e in biblioteca, al circolo di tennis e al doposcuola, al club del burraco e alla riunione di condominio. Sono quello col mappamondo al posto delle pupille, non potete sbagliarvi”.