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Antonino Cannavacciuolo: il viaggio è servito

di Oriana Davini

Rispetto al suo omologo americano, Gordon Ramsay, ha una stazza e un modo di fare completamente diversi: sarà per questo motivo che pur interpretando il burbero nella versione italiana di Cucine da Incubo, Antonino Cannavacciuolo (nella foto con la moglie Cinzia) non riesce proprio a calcare i panni dell'antipatico.

Una vita sempre in viaggio per lavoro?
Sì, viaggio parecchio in Italia. Sono in continuo movimento per i programmi tv e i progetti professionali ma anche per le attività di crescita personale, a cui non rinuncio.

Per esempio?
La scoperta di nuovi prodotti e delle eccellenze del mio paese. Nella vita non si smette mai di imparare.

Dove mangia in viaggio uno chef stellato?
Scelgo locali che trasmettono l'amore per il loro territorio, dove sono impiegati prodotti tipici e locali preparati con cotture veloci per rispettarne le qualità. Prediligo il pesce perché la pesca è una delle mie passioni, e le verdure fresche degli orti.

Che tipo di viaggiatore è?
I miei viaggi di piacere sono dedicati al relax e alla famiglia, quindi insieme a mia moglie e ai miei figli. Quando posso, parto in compagnia dei miei genitori, di parenti e amici con cui non riesco a condividere la quotidianità perché sono lontani.

Qual è il viaggio più bello fatto finora?
Come suggerisce mia moglie Cinzia, la luna di miele con lei alle Maldive: eravamo ragazzi ed è stato il primo viaggio esperienziale insieme.

E quello che ancora deve fare?
Mi piacerebbe far vivere ai miei bambini un'esperienza nella natura, portarli a vedere paesaggi e animali nel loro habitat naturale.

Tre cose che nella sua valigia non possono mai mancare?
Olio italiano: meglio viaggiare sicuri. Scarpe comode per correre e soprattutto la felicità di partire per il tanto atteso viaggio di relax in famiglia.

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