Ha iniziato da bambina come doppiatrice, ma è stato Carlo Verdone a regalarle la celebrità scegliendola per vestire i panni di Fosca in 'Viaggi di nozze': è il 1995 e la carriera di Veronica Pivetti spicca il volo.
L'anno dopo arriva un film di Lina Wertmuller, quindi la conduzione del Festival di Sanremo 1998 accanto a Raimondo Vianello ed Eva Herzigova. Gli anni Duemila le regalano ulteriore popolarità grazie a fiction come 'Il maresciallo Rocca', dove recita accanto a Gigi Proietti, e soprattutto 'Provaci ancora prof', del quale è la protagonista.
Lo scorso novembre Veronica Pivetti ha debuttato dietro la cinepresa come regista del film 'Nè Giulietta né Romeo', coronando un sogno a lungo coltivato.
Eppure, nonostante i tanti anni di carriera, cinema, teatro e una sorella (Irene Pivetti) che vanta il record di più giovane presidente della Camera, c'è qualcosa che Veronica Pivetti ancora non ha trovato: "L'agenzia di viaggi dei miei sogni".
In che senso, scusi?
Lavoro tanto e per me è raro riuscire a fare una vacanza. Mi piacerebbe trovare un'agenzia dove entri e ti capiscono alla perfezione.
E invece?
E invece al momento non è ancora successo. A volte mi sembra che i viaggi siano piuttosto globalizzati: mi è capitato di ricevere risposte standard, poco adatte a me, mentre avrei preferito sentire proposte più personalizzate.
Che tipo di viaggio vorrebbe le venisse proposto?
Se dico che voglio isolamento totale, significa che voglio stare per i fatti miei, ma non è semplice vedersi proporre il viaggio giusto.
Quindi come si organizza quando decide di partire?
Prenoto il volo e poi quello che trovo trovo. Credo di essere rimasta una delle poche persone a comprare le guide turistiche cartacee.
E di solito cosa trova?
La Francia: finisco sempre per andarci spessissimo, sarà perchè la adoro (ride mentre lo racconta, n.d.r.).
Quando parte un viaggio, che cosa è fondamentale per lei?
Avere un bagaglio minuscolo: lo ammetto, ho una frenesia da praticità.
Il prossimo progetto?
Ho già un'idea per il prossimo film! Recitare e dirigere è un'enorme assunzione di responsabilità, però era esattamente quello che cercavo.
