Ultimo aggiornamento alle 11:05

Viaggi di marketing

Paola Tournour-Viron, divulgatrice per professione e per passione
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Turista-tico. Un nuovo cliente da guidare

Costa 99 euro e prevede dieci ore di lezione: cinque di ascolto e cinque di confronto diretto con il tutor. Alla fine si consegue la specializzazione di virtual tourist guide. Una guida turistica, cioè, formata per affiancare chi sceglie di scoprire il mondo dal divano di casa con il supporto della realtà virtuale. Maja Campelj, docente di riferimento per questo corso certificato dalla World Federation of Tourist Guide Associations, spiega che per essere all’altezza del ruolo bisogna anzitutto affinare le tecniche narrative, adattandole alla specifica esigenza.

Per accompagnare il turista in una vacanza virtuale sarebbe infatti indispensabile risultare altamente coinvolgenti e, pertanto, modificare in toto le tecniche narrative utilizzate ‘in presenza’. Il corso spiega come raggiungere questo obiettivo applicando il linguaggio più corretto per ‘trasformare una buona storia in una grande storia per l’ambiente virtuale’ ed è rivolto a chi vende virtual tour online e desidera esserne la guida. Secondo i docenti, pare che un buon narratore possa garantire al proprio cliente un livello di immersione tale da sollecitarne i cinque sensi, garantendo un’esperienza di viaggio complessivamente piacevole e memorabile. Senza dubbio innovativa.

Piacciano o meno, va infatti detto che i corsi della G-Guides Academy guardano decisamente avanti. Il secondo in programma punta nientemeno che alla formazione di Space Tour Guides, costa quasi tremila euro e dura ben due anni, alla fine dei quali le guide saranno formate nei settori dell’astronomia, della fisica, della storia dell’esplorazione spaziale, con affondi sulla vita nello spazio cosmico, inclusi dettagli sull’abbigliamento da mettere in valigia e sulle possibili reazioni del corpo in assenza di gravità.
Per il primo così come per il secondo corso non si sa quanti saranno gli iscritti e se la loro qualifica risulterà in qualche modo utile a chicchessia. Certamente trattano temi che non potranno essere accantonati a lungo. Perché se lo space tourism potrebbe subire qualche rallentamento causa la situazione sanitaria terrestre, il segmento dei turistatici potrebbe invece, per la stessa ragione, rapidamente allargarsi. E andare alla ricerca di un numero sempre maggiore di luoghi in cui avventurarsi virtualmente. Pagando il dovuto, s’intende. Ma pretendendo pertanto di ricevere in cambio l’opportuna assistenza.

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