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Viaggi di marketing

Paola Tournour-Viron, divulgatrice per professione e per passione
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Quo vai, Italia? Quando Zalone batte Pompei

Anno Nuovo, Vita Nuova. L’ottimistico refrain parrebbe finalmente conformarsi anche all’universo del turismo culturale italiano.

Il 2016 si è infatti spalancato su una sequela di trionfalistiche affermazioni ministeriali. Dario Franceschini ha esordito dalle colonne dei giornali informando che “Sono moltissimi i connazionali e i turisti che stanno visitando proprio in queste ore i capolavori del nostro patrimonio". E mentre dalla sua pagina Facebook ha aggiunto che arriveranno “300 milioni per interventi sul patrimonio culturale e 45 milioni di incentivi a chi raccoglierà risorse private”, sul social dei cinguettii ha dichiarato che “il bilancio della cultura 2016 dopo anni di tagli passa da 1,5 a 2,1 miliardi”.

Per gli irriducibili della filoitalianità, nelle cui fila mi trovo orgogliosamente piantata, non potrebbe esserci dono migliore  dell’auspicio di vivere l’epoca in cui, a ben 2.769 anni dalla Fondazione di Roma, “La cultura in Italia non è più cenerentola”, come ha recentemente titolato un quotidiano nazionale relazionando su progetti e strategie del Mibact per i prossimi mesi.

Il sogno si rivelerebbe però completamente realizzato se a supporto di tanto impegno si concepissero soluzioni comunicative ad hoc per il tema, per la sensibilità della sua utenza e per il gusto estetico attuale. Non riesco infatti a immaginare quale possa essere l’impatto di una promozione video come quella recentemente lanciata per lo straordinario sito di Pompei. Dopo 110 anni tondi tondi di cinema sonoro, non è semplice trovarvi quell’Eternal Emotion promessa dall’headline.

In questa annunciata fase di rilancio, urgerebbe invece più che mai immaginare nuovi percorsi promo-narrativi.

I teatri stanno ad esempio sperimentando spot interpretati dal vivo sul palcoscenico. Mentre al cinema, il campione di incassi Checco Zalone ha cestinato i trailer del suo ultimo film rimpiazzandoli con clip-spot proficuamente sfruttabili nell’universo social.

Nel campo della comunicazione si continua a sperimentare, ma il comparto è impermeabile alle contaminazioni. Basterebbe invece sfogliare l’infinita pagina del web per dare appunto, in questo Anno Nuovo, Vita Nuova anche alla promozione turistica. Catapultando davvero gli spettatori in quell’Eternal Emotion spesso grossolanamente promessa ma assai di rado concretamente suscitata.

Twitter @paolaviron

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