Italo Svevo sosteneva che "Non v’è niente di più difficile in questo mondo che fare un matrimonio proprio come si vuole".
Interpretabile nelle più variegate sfumature, l’imperitura sentenza presta ottimamente il fianco alla nuova campagna promozionale delle British Virgin Islands, che si propongono quali risolutrici dell’annoso problema. 'Rifacciamolo' è infatti l’esortazione con cui l’arcipelago invita gli sposi reduci da lune di miele da incubo a ritentare l’esperienza che, assicurano, avrà esito esattamente opposto.
Ovviamente, la soluzione suggerita è un secondo viaggio. Ovviamente nelle BVI, e ovviamente regalato dal territorio a una giovane coppia. Ma non a una qualsiasi, bensì a quella che attraverso le testimonianze personali e degli amici, si dimostrerà protagonista della peggiore esperienza pregressa.
Per rendere conto di tanta trascorsa malasorte gli sposi possono collegarsi all’apposito sito web – rifacciamolo.codcast.it – oppure ai profili facebook e twitter istituzionali, utilizzando l’hashtag #rifacciamoloalleBVI.
Reportage funestati da indomabili virus intestinali, dirompenti traversie finanziarie e implacabili calamità naturali stanno già piovendo nei suddetti contenitori virtuali, ma per l’estrazione della (s)fortunata coppia bisognerà attendere il prossimo 14 febbraio, giorno di San Valentino. Poi la partenza, la "vacanza all’insegna del puro romanticismo e del relax", quindi il racconto dell’esperienza vissuta attraverso una video-intervista diffusa via web dagli stessi organizzatori.
Riepilogando: crowdsourcing, word-of-mouth, social engagement. Gli ingredienti della promozione 2.0 ci sono tutti; fusi, per giunta, in una strategia pubblicitaria di tipo fortemente emotivo, che non a caso premierà i racconti capaci di generare il maggiore coinvolgimento possibile dell’utenza.
La destinazione, storicamente affermata sul mercato honeymooner, continua dunque ad ammiccare al segmento, utilizzando nuove soluzioni narrative e tecnologiche ma ribadendo con convinzione l’arcinoto status di "paradiso incontaminato ricco di tesori naturali". Con la non secondaria rassicurazione di essere "rifugio per specie a rischio di estinzione" cui, secondo le statistiche correnti, il target sposi potrebbe ragionevolmente ascriversi.