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L'esperienza indimenticabile

Il target offre ai dettaglianti la possibilità di fidelizzare la clientela

Sono viaggi strutturati, nella maggior parte dei casi lungo raggio e vengono prenotati con almeno 6/8 mesi di anticipo. Spesso, poi, riescono a fidelizzare la clientela che, magari con un assetto familiare diverso, torna più tardi a bussare alla porta dell’agenzia. Sono i viaggi di nozze, un prodotto cassaforte per la distribuzione italiana che, rimasto da sempre al riparo dalla concorrenza dell’online, continua a regalare grosse soddisfazioni ai dettaglianti.

“Trattandosi di viaggi in destinazioni lontane, di solito con trasferimenti e coincidenze, gli sposi preferiscono rivolgersi a noi invece di affidarsi al fai da te” sottolinea Silvia Mariani, responsabile booking della Dfn Travel di Tivoli (Roma).

Focus fiere
Molte agenzie reputano poi utile investire nella partecipazione a fiere che consentono di entrare nei network di professionisti che lavorano nel settore. “Quello delle fiere o degli eventi legati al wedding è un segmento su cui puntiamo molto. Fondamentale - evidenzia Cristina Zetti, responsabile reparto Turismo della Fuoriclasse di Treviso - per intercettare clienti nuovi con cui, altrimenti, non si avrebbe la possibilità di interagire”.

Ma, sostiene Sabrina Maccagnan, contitolare della Stopover Viaggi di Novara, “determinante è anche il passaparola degli sposi. E tanti clienti - aggiunge - arrivano anche grazie alle segnalazioni delle wedding planner con cui collaboriamo e che, di solito, portano persone motivate, che non sono interessate a fare il giro delle sette chiese”.

Un ruolo da psicologo
Ma vista la lunghezza e la complessità del viaggio, non sono mai pratiche che si possono sbrigare in fretta. “Di solito - racconta Marco Serrandrei, titolare della Fracassi Viaggi di Arezzo - sono fly and drive che costruisco io in prima battuta e poi, dopo aver scelto tappe e alberghi, faccio sviluppare dall’operatore di fiducia. Ecco perché prima bisogna parlare tanto con la coppia, essere quasi uno psicologo per capire, anche dai piccoli indizi, qual è il prodotto più adatto a loro”.

Un viaggio che, comunque, tutti i dettaglianti cercano sempre di rendere indimenticabile. “A prescindere dal budget - rivela Tiziana Felici, titolare dell’agenzia I viaggi di Titti di Roma -, cerco sempre di inserire qualche plus inaspettato che faccia pensare a chi lo ha organizzato: un cestino di frutta in camera o un upgrading anche piccolo. Gesti che possono sembrare insignificanti ma che, però, lasciano il segno e predispongono i clienti a tornare per un viaggio successivo”.

E la stessa strada segue Angela Franco, titolare della Nuotando nell’Aria, di San Giorgio a Liri (Frosinone): “Tendo sempre ad aggiungere un servizio che il cliente possa collegare al nome dell’agenzia: un percorso benessere in una spa di zona prima del matrimonio o un book fotografico del viaggio, se il budget lo consente”.

L’offerta dei t.o.
Una tendenza che cercano di assecondare anche i t.o., soprattutto sulle mete più gettonate per le lune di miele. “Su alcune destinazioni come la Polinesia - interviene Marco Losi, titolare della Maracaibo Viaggi di Piacenza - gli operatori riescono a fare molto in termini di scontistica o upgrade in camera. Alcuni prevedono poi dei kit sposi con set di valigie o gadget di varia natura”. Ma il maggior lavoro è di norma ben ripagato dalle cifre destinate a questo tipo di viaggio. “Di solito - rileva Mario Caprioglio, della Vince Viaggi di Casale Monferrato (Alessandria) - trattandosi di itinerari strutturati di due/tre settimane si spendono tranquillamente dagli 8 ai 15 mila euro a coppia”.
Amina D’Addario

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