Ultimo aggiornamento alle 12:15
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Questione Venezia

Le associazioni chiedono un intervento

Non si arresta la polemica sulla questione delle grandi navi a Venezia. Un problema che coinvolge ormai tutto l’Adriatico.

“È dovere delle istituzioni centrali prendere una decisione e arrivare a una soluzione per Venezia e, quindi, per l’intero Adriatico”. È con queste parole che l’organizzazione internazionale delle compagnie crocieristiche, Clia, insieme alle comunità locali di Bari, Ancona e Ravenna, prende posizione in una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a elaborare una nuova rotta di accesso per le grandi navi a Venezia e a ripensare l'intera direttrice marittima adriatica.

Sullo sfondo un calo di oltre 560mila passeggeri nei porti crocieristici dell’Adriatico nel corso degli ultimi due anni, che ha portato a una perdita di circa 113 milioni di euro.  

“Il Governo dovrebbe considerare l’industria e il turismo in generale un asset strategico per la ripresa economica italiana, ma sta accadendo esattamente il contrario - scrive il national director di Clia Italy, Francesco Galietti -: inerzia e incertezza stanno mettendo a serio rischio la crocieristica a Venezia e, di conseguenza, nell’intero Mar Adriatico. Da tempo il settore chiede al Governo di affrontare la questione per trovare una rotta di accesso alternativa per le navi da crociera a Venezia. Ora con questo appello anche le comunità locali adriatiche si sono unite alla richiesta”.

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