La paura del terrorismo e la crisi del rublo inibiscono gli arrivi dei turisti a Roma.
"Per la prima volta - spiega spiega Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma - chiudiamo il mese di gennaio con un segno negativo".
La flessione è di due punti percentuali e, oltre a problemi già saliti agli onori della cronaca, come l'abusivismo, sono le tensioni internazionali ad essere messe sotto accusa. "Il Paese è preso di mira dall'Isis - continua Roscioli - ma c'è anche la questione dell'Ucraina e il deprezzamento del rublo".
Il timore è che il boom degli arrivi incassato da Roma nel 2014, possa subire una pesante battuta d'arresto. "Per colmare i segni negativi che si preannunciano quest'anno - avverte Roscioli -, dobbiamo fare uno sforzo in più, soprattutto per quanto riguarda la promozione e i servizi che offriamo ai turisti, a partire dai trasporti".