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Lusso, il mercato è solido:
business da 1.500 miliardi

L’up level non conosce crisi. Il mercato globale del lusso dovrebbe toccare quota 1.500 miliardi di euro di valore nel 2023, mettendo a segno una crescita dell’8-10% rispetto al 2022. Un nuovo record per il settore, che non sembra accusare gli effetti dell’incertezza internazionale. Secondo i dati dell’ultimo ‘Luxury Goods Worldwide Market Study’ di Bain & Company e Altagamma, presentato ieri a Milano, è in particolare la spesa dei consumatori per le esperienze a essere tornata ai suoi massimi storici, trainata da una ripresa delle interazioni sociali e dei viaggi.

Nonostante le difficili condizioni macroeconomiche, lo studio segnala che l’industria ha comunque registrato una crescita dell’11-13% a tassi di cambio costanti, in linea con il balzo registrato lo scorso anno. Crescita che si traduce in un incremento di circa 160 miliardi di euro della spesa sulle diverse categorie del lusso.

Un business solido
Un mercato solido quello luxury che vede il suo principale segmento, quello dei beni personali, registrare un’ulteriore espansione e che entro la fine dell'anno dovrebbe raggiungere un giro d’affari sui 362 miliardi di euro, in aumento del 4% (a tassi di cambio correnti) rispetto al 2022. Tuttavia, alcuni elementi di incertezza – la fiducia dei consumatori (al momento fragile), le tensioni macroeconomiche in Cina e gli scarsi segnali di ripresa negli Stati Uniti – potrebbero impattare sulle performance del segmento nell’ultimo trimestre.

Il 2024
Guardando al futuro, l’analisi evidenzia un rallentamento della crescita nel 2024, che si potrebbe attestare su un incremento a cifra singola medio-basso, sulla base degli scenari attuali. “Questo è un momento decisivo per il mercato e i vincitori si distingueranno per resilienza, rilevanza e rinnovamento: le basi di una nuova equazione del lusso incentrata sul valore”, ha spiegato Claudia D’Arpizio, senior partner di Bain & Company e responsabile globale della practice Moda e Lusso, nonché autrice principale dello studio. “Il mercato del lusso sta generando una crescita positiva per il 65-70% dei brand nel 2023, rispetto al 95% del 2022. Per rimanere in gioco, sarà fondamentale che i player prendano decisioni coraggiose per conto dei propri clienti”.

Per Federica Lovato, senior partner e responsabile Emea Moda e Lusso di Bain & Company, coautrice dello studio, “il mercato ha fondamentali solidi per una crescita a lungo termine. Catturare e amplificare il potenziale del mercato sarà cruciale, dal momento che una convergenza tra i mercati del lusso consentirà un’ulteriore espansione”.

Europa traina con il travel
Guardando alle aree geografiche, l’Europa registra una progressiva ripresa del turismo, con una crescita in tutti i Paesi, guidata sia dalle tradizionali capitali del lusso, sia dalle (emergenti) località di villeggiatura che hanno attratto i turisti alto spendenti. Anche se i consumatori aspirazionali europei sono stati colpiti dal contesto macroeconomico, la presenza di solidi bacini di consumatori alto-spendenti hanno favorito la crescita dell’industria.

Il continente americano, invece, ha registrato una decelerazione nel corso dell’anno, con una contrazione dell’8% rispetto al 2022: l’incertezza diffusa continua, difatti, a influire sulla spesa dei clienti di tipo aspirazionale. I cosiddetti top consumer rimangono invece fortemente attratti dal settore, ma - grazie a un dollaro statunitense ancora forte rispetto all'euro e i differenziali di prezzo – hanno reindirizzato le proprie spese verso l’Europa.

Quanto al Medio Oriente, l’Arabia Saudita sta accelerando, attirando gli investimenti dei principali player lusso.

In Asia, la Cina continentale ha registrato una performance robusta dopo le riaperture del primo trimestre dell’anno, per poi rallentare progressivamente la propria corsa con l’emergere di complessità macroeconomiche nuove per il Paese, e tipiche delle economie occidentali.

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