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MGallery Palazzo Tirso
e lo studio Marco Piva:
“A Cagliari la genesi
di un hotel unico”

di Stefania Galvan

Mantenere il richiamo alla storia e alla destinazione d’uso originaria dell’edificio trasformandolo in un indirizzo del lusso contemporaneo. Una sfida ardua, quella della riconversione di Palazzo Tirso di Cagliari, e a raccoglierla è stato lo Studio Marco Piva, che ha così firmato il suo secondo intervento in città.

L’edifico monumentale degli anni ’20, precedentemente sede della Società Elettrica Sarda, è stato acquisito dal Gruppo Puddu Costruzioni, che ha affidato al famoso studio milanese l’intervento di architettura degli interni e di interior design, trasformando lo stabile nel nuovo MGallery Palazzo Tirso, parte del Gruppo Accor.

“I lavori - raccontano a TTG Italia Armando Bruno, founding partner & ceo dello studio, e Ferdinando Tedesco, il chief interior design che con lui ha progettato gli interventi - sono stati affidati allo Studio Marco Piva a fine 2019 e sono iniziati nella primavera del 2020”.

Radici nella storia e sguardo al futuro
Fulcro del progetto utilizzare logiche contemporanee all’interno di un edificio storico, tenendo presenti i fattori intrinsechi della struttura originaria.

“Il recupero architettonico di parti della struttura originale che sono state preservate anziché demolite - spiegano gli architetti - ha avuto il doppio fine di tutelare elementi della storicità da una parte e contribuire alla sostenibilità dell’opera dall’altra. Ad esempio l’arco storico e le colonne dell’ingresso, lo scalone principale, i pavimenti in seminato della Presidential Suite sono tutte parti che sono state restaurate e alle quali è stata data nuova vita”.

Il tutto con la volontà precisa di non interrompere il dialogo tra la storia dell’edificio e la sua nuova funzionalità, creando un equilibrio che, spiegano gli architetti, “si traduce in un’esperienza unica per gli ospiti”.

I servizi
Le camere sono 85, di cui 9 suite, e la struttura dispone anche di una Spa, due piscine, un lounge & lobby bar, e poi ancora un ristorante interno e uno sul rooftop, con vista mozzafiato sulla darsena, oltre a due meeting room, una board room e un wine cellar. “Tutto il racconto di Palazzo Tirso - continuano i nostri interlocutori - ruota intorno al tema del colore, con una ricerca che è partita dal territorio, non solo a livello paesaggistico, ma anche culturale e architettonico. Il verde, del piano terra, ad esempio, riprende i cromatismi delle colonne originali preservate ed è anche omaggio al giardino botanico della città, che viene ripreso nelle selezioni arboree fatte per l’albergo”.

La quasi totalità dell’hotel, nei suoi arredi e finiture, è stata disegnata in via esclusiva, oppure con elementi di design comunque rivisitati. “L’obiettivo - concludono gli architetti - era donare alla città di Cagliari, e al brand MGallery, un prodotto unico, all’interno del quale potessero emergere, con la stessa enfasi, gli aspetti storici dell’edificio e la sua nuova anima contemporanea. Un obiettivo che possiamo dire pienamente raggiunto”.

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