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In Italia in cerca dell’art de vivre: la scommessa del gruppo Evok

“Apriamo in Italia perché l’Italia ha la sua propria ‘art de vivre’, come la Francia. E abbiamo scelto Venezia come prima destinazione perché il mondo intero vi si reca e ne rimane stregato. Ci si può andare una, due, tre, 10, 20 volte, ogni volta è sempre la stessa magia, un po’ come Parigi ma in maniera differente. Venezia fa parte di questi tesori del mondo dove la magia è in scena ogni giorno”.

Così Emmanuel Sauvage (nella foto), direttore generale del gruppo Evok, racconta la decisione di sbarcare in Italia prima che in altri Paesi, in un progetto di espansione che vede il gruppo parigino, con all’attivo 5 marchi alberghieri e uno di ristorazione puntare a 15 hotel in Europa.

Per Venezia il gruppo ha scelto il brand Nolinski, fra tutti quello che si caratterizza per un lusso più classico, sotto il quale nascerà una struttura sulle ‘ceneri’ dell’antica Camera di commercio della città lagunare. Una caratteristica del gruppo Evok è quella di acquisire strutture non alberghiere e trasformarle in ricettivo, così come accadrà a Venezia, dove l’apertura è prevista a giugno 2023.

Con 43 camere di cui 11 suite, un ristorante del brand di casa Palais Royale che nasce nella spettacolare sala centrale dell’antica camera di commercio e una spa, l’hotel veneziano, posizionato nei pressi dello storico hotel Bauer vuole rispondere a una nuova generazione di clienti lusso.

“I nostri indirizzi vendono ‘une vie de rêve en plus’ – dice ancora Sauvage a TTG Italia -. Un po’ come la moda si reinventa ad ogni stagione, i palazzi sono il passato e l’hotellerie deve anch’essa reiventarsi senza sosta e offrire delle nuove proposte per soddisfare una clientela diversa e a volte più giovane. I luoghi si adattano ai diversi stili di clientela che ritroviamo nell’universo del lusso. Un tempo il lusso era un certo tipo di clientela, oggi il lusso è rivolto a diversi tipi di clientele. Ci sono quindi diversi stili nel lusso, ed è questo che il gruppo Evok propone attraverso i suoi marchi e i suoi indirizzi”.

Dopo Venezia, il gruppo ha in programma un’apertura a Madrid nel 2024 e a Roma nel 2025, entrambe sotto il marchio Brach, che si presenta come la ricerca di un mix fra la vita locale e il movimento turistico, con il disegno di Philippe Starck. Oltre a Nolinski e Brach, il gruppo Evok ha anche hotel a marchio Sinner, che si distinguono per la forte componente dedicata all’arte contemporanea sia delle location sia degli interni, una struttura di sole 6 suite in Place des Vosges al Marais a Parigi, che va sotto il nome di Cour des Vosges e tre chalet a Courchevel, sotto il marchio Hameau de la Voliere.

“Siamo coscienti che il mercato italiano è competitivo, così come lo sono gli altri mercati nel mondo. Ma se si scava più a fondo si osserva un cambiamento degli investimenti alberghieri in Italia: finora l’hotellerie di lusso è stata più tradizionale e meno ‘brandizzata’ di oggi (una volta apparteneva soprattutto alle famiglie) – conclude Sauvage -. È anche vero che attualmente stiamo assistendo ad una trasformazione: gli hotel famigliari vengono venduti e ricomprati da gruppi alberghieri internazionali, i brand arrivano in Italia e diventano sempre più presenti. Ma è altrettanto vero che, ad esempio a Venezia, i lavori sugli hotel alto di gamma tendono a diminuire il numero delle camere e ad aprire nuovi spazi per chi arriva”.

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